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Via Marina, Storia e Bellezza si fondono e racchiudono in Volume

La presentazione del Volume sulla Via Marina, di Smorto e Costantino, ieri al Castello Aragonese, in una gremita sala Garcilaso de la Vega

di Sebastiano Plutino

La Via Marina raccontata in un volume. L’Esaltazione della sua Storia, della la sua Bellezza. Questo l’obiettivo che si sono prefissati il noto giornalista e scrittore Giuseppe Smorto ed il fotografo reggino Marco Costantino. Racchiudere, fondere, il fascino del cuore della città, della punta della Penisola e del Mediterraneo, i suoi venti, la popolazione residente e di passaggio che si incrocia, la sua evoluzione storica che l’ha portata ad essere la Cartolina paesaggistica che è oggi, difesa perchè considerata patrimonio culturale e genetico della cittadinanza reggina. Questi i temi considerati che la caraterizzano, racchiusi all’interno del Volume presentato dagli autori ieri, in una sala Garcilaso de la Vega gremita, all’interno di un’altra location di spicco della città: il castello Aragonese di Reggio Calabria, alla quale hanno partecipato  in qualità di moderatrice, insieme all’assessora comunale alla Cultura Irene Calabrò, il consigliere di Metrocity, anch’egli alla Cultura, Filippo Quartuccio e gli editori Franco Arcidiaco e Antonella Cuzzocrea.

Per raccontarla a fondo, al meglio, forse servivano due autori così: uno con la penna che la raccontasse, descrivesse, l’altro che ne lustrasse la bellezza, la sua etereogenità di un luogo che al suo interno comprende dal Water Front fino al Tempietto, dal Museo, alle Mura Greche, alla Via Marina, agli alberi secolari, all’arte moderna, alla stazione. Purtroppo anche all’abbandono. Racconto di Storia e bellezza urbana che non vuole intende nascondere i numerosi problemi del contesto cittadino che ruota attorno, di gente che lo vive, che sceglie di affrontarlo, districandosi tra le sue difficoltà quotidiane, mentre altri decidono di salutarlo e cercare un avvenire migliore altrove, come gli autori del volume stesso: uno che rimane e rimane ancora e l’altro che parte, torna e riparte. Un luogo, un volume che non racchiude solo pensieri ma anche impreziosito a documenti e della ricerca storica, indispensabile per conoscerli e divulgarne il significato. grazie ad una con una raccolta di foto custodita all’archivio storico comunale. La via Marina, la ricostruita successivamente al terremoto del 1908, poi trasformata in lungomare. Comunità reggina che ne ha fatto luogo identitario e che si è esposta in prima linea nella sua difesa, con atti di resistenza e resilienza. Un luogo che amò si identificò e credette visceralmente anche il compianto Sindaco Italo Falcomatà, come ha ricordato durante la presentazione l’editore Franco Arcidiaco.

Un luogo che non è solo la parte più bella della nostra città, pretesto usato per nascondere tutti gli altri problemi, contraddizioni che conosciamo fin troppo bene, ma location da custodire, preservare e di cui andar fieri, coscienti del prezioso patrimonio che abbiamo la fortuna di ammirare e godere ogni giorno. Per lei, per noi, per i nostri figli, le generazioni future, ma anche per chi la vive solo di passaggio. Per porci come obiettivo comune far diventare il contesto circostante come lei e non viceversa. Per la Storia e la Bellezza, come gli autori e gli ospiti ci hanno ricordato nella presentazione del volume, al Castello, ieri.

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