Andare per funghi è diventato, ultimamente, alquanto spiacevole. Si stanno sempre più intensificando gli episodi di atti vandalici e sabotaggi, in danno delle autovetture degli amanti della montagna che, per passione e diletto, frequentano i crinali calabresi.
Gli accadimenti incresciosi che si succedono, purtroppo con sempre maggior frequenza, stanno creando un clima di tensione e disaffezione in escursionisti e appassionati, che si vedono limitati, se non privati, del legittimo diritto alla fruizione dei luoghi collinari e montani, tra i più belli e incontaminati che il nostro territorio offre.
Tutto ciò non rende giustizia alla storia della nostra montagna, alla sua millenaria cultura, al suo patrimonio di accoglienza, che ha rappresentato la caratteristica principale del popolo montano calabrese.
Lo sviluppo delle aree interne calabresi passa da ben altre narrazioni, passa dalle voci di chi la montagna la custodisce e racconta, di chi ne narra le storie dei protagonisti, che sono attualità e rappresentano il futuro. Storie che coniugano i saperi antichi ai nuovi, lavoro culturale e pratiche di accoglienza, antitetici a questi spiacevoli episodi.
I gruppi micologici calabresi, vogliono rappresentare la narrazione positiva del nostro appennino, per un domani che passerà anche da tutti i suoi custodi, escursionisti, associazioni, enti pubblici e privati, antichi e moderni, e da come essi sapranno raccontarlo e custodirlo.
Chiamateli presìdi, chiamateli pionieri, chiamateli custodi, saranno le sentinelle che si relazioneranno e sorveglieranno il territorio e che, con la loro presenza, non consentiranno a pochi facinorosi che agiscono nell’ombra di potersene appropriare.
Sono impegni che portano con sé oneri e difficoltà, ma rappresentano valori e gesti che fanno la differenza; coscienti come siamo, che siamo in tanti, la stragrande maggioranza, a vivere con dedizione appassionata i valori della tutela della natura, e lo dimostreremo continuando a camminare in modo sano, gesti e valori che consentiranno al nostro ambiente di essere salvaguardato e valorizzato in una ottica di crescita che con le potenzialità che presenta potrà sviluppare, grazie anche al capitale umano di cui la Calabria dispone.
Continueremo a camminare godendo e rispettando il paesaggio e i compagni, a conoscere l’ambiente, la storia e le civiltà dei luoghi visitati, e da questo non ci farete mai desistere.