“Destano curiosità certe dichiarazioni di esponenti nazionali del centrodestra, che guidano il governo del Paese, in merito alla cancellazione ‘temporanea’ delle limitazioni dell’Aeroporto dello Stretto Tito Minniti stabile dall’Enac. Osserviamo con particolare stupore la circostanza secondo cui è bastato davvero poco per ridare la necessaria dignità allo scalo aeroportuale più antico della Calabria. Si chiama in causa il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, promettendo di sottoporre a lui il problema. Ma a questo punto ci sarebbe da chiedersi se davvero il centrodestra, che è alla guida del governo nazionale e della Regione Calabria, si sia mai impegnato realmente per superare gli ostacoli per il rilancio dell’Aeroporto dello Stretto, considerando il fatto che è bastato un solo foglio di carta per eliminare temporaneamente le “singolari” limitazioni che da anni ingombrano il nostro aeroporto, aggirando in maniera fulminea qualsiasi difficoltà legata ai temi della sicurezza”. 
Così in una nota il consigliere metropolitano delegato alla pianificazione territoriale ed urbanistica, Giuseppe Giordano che aggiunge: “Fa bene, a questo punto, chi pensa che le cosiddette limitazioni sullo scalo reggino, più volte ritenute superabili da tecnici ed esperti di volo, compresa l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, siano un alibi, per tenere sottodimensionato un aeroporto al servizio della grande comunità cittadina dello Stretto che supera abbondantemente i 600mila abitanti residenti, più l’indotto turistico che si genera soprattutto nei mesi estivi”.
“La politica reggina, quella che ci tiene davvero, resti unita – afferma Giordano – e faccia sentire la propria voce a tutti i livelli istituzionali, per il bene della Calabria e del Mezzogiorno. Da un concreto riconoscimento del pieno diritto alla mobilità – conclude – potranno trarne benefici tutti i cittadini, il mondo dell’impresa ed in generale i settori pubblici e privati”.