La Flai Cgil Calabria ha presentato ieri durante l’audizione con la presidente della sesta commissione Agricoltura del Consiglio regionale Katya Gentile alcuni emendamenti al disegno di riforma dei consorzi di bonifica. Una riforma che lascia soddisfatti Flai e Cgil Calabria, ma sul quale andare a limare ancora qualche aspetto in termini di tutela dei lavoratori.
In particolare, nell’incontro odierno, al quale sono stati presenti la Segretaria Generale Flai Cgil Calabria Caterina Vaiti e la Segretaria Flai Cgil Calabria con delega alla Bonifica Federica Pietramala, è stata chiesta l’applicazione del contratto integrativo, nonché di ogni altro tipo di emolumento non previsto dal CCNL ma percepito in busta paga. Si è discusso del TFR, nonché della tempistica rispetto ai tempi determinati e delle risorse necessarie ad avviare il consorzio unico e si chiesto di mettere in campo adeguate politiche di prepensionamento per garantire il ricambio generazionale.
“Nessuno dei testi presentati dai consiglieri di maggioranza o opposizione sulla riforma dei consorzi di bonifica conteneva le clausole sociali per i lavoratori attualmente in servizio – afferma il Segretario Generale Cgil Calabria Angelo Sposato –, ci si è solo interessati del numero dei consorzi. Abbiamo ottenuto le tutele come sindacato nelle interlocuzioni con giunta e commissione e lo abbiamo ribadito in audizione. Riformare i consorzi è un atto necessario di responsabilità e di buon governo. Si è arrivati al punto di non ritorno di pignoramenti e debiti che non garantivano più continuità dei servizi e salari dei lavoratori, con la politica che bivaccava e giocava al rimando sine die per interessi corporativi”.
“Piano di assetto idrogeologico, acqua, tutela del patrimonio ambientale sono le misure per garantire il territorio. Servono progetti a misura ambientale e non clientelare, auspichiamo che il Consiglio regionale sappia cogliere l’opportunità ed approvare una riforma necessaria. Subito dopo – aggiunge Sposato – occorre una cabina di regia per un piano strategico delle reti e manutenzione del territorio assieme a Calabria Verde e Protezione Civile. La politica si occupi di questo”.
“Questa riforma – commenta Vaiti – può segnare un cambio di passo. Oggi con i nostri emendamenti abbiamo chiesto maggiori tutele per i lavoratori, seppur soddisfatti che con l’inserimento delle clausole sociali la politica abbia recepito le nostre sollecitazioni. La riforma Gentile ci dà un barlume di speranza che questi consorzi possano diventare enti veramente produttivi e che diano dignità ai lavoratori.”