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“Non credo in niente” presentato al Calabria Movie Film Festival

Sarà presentato al Calabria Movie – International Short Film Festival il 19 agosto, l’opera prima di Alessandro Marzullo "Non credo in niente"

di Sebastiano Plutino

Sarà presentato al Calabria Movie – International Short Film Festival il 19 agosto, l’opera prima di Alessandro Marzullo Non credo in niente.

Il film, presentato in anteprima alla 59. Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro e al cinema dal 28 settembre, è prodotto e distribuito da Daitona e Flickmates, e interpretato da: Demetra Bellina (Comedians, Gabriele Salvatores, 2021), Giuseppe Cristiano (Io non ho paura, Gabriele Salvatores, 2003; Come Dio Comanda, Gabriele Salvatores, 2008), Renata Malinconico (Ovunque tu sarai, Roberto Capucci, 2017), Mario Russo (Calibro 9, Toni D’Angelo, 2018; Una femmina, Francesco Costabile, 2021), Lorenzo Lazzarini (Love in the Villa, Mark Steven Johnson, 2022), Gabriel Montesi (Esterno Notte, Marco Bellocchio, 2022; Siccità, Paolo Virzì, 2022), Antonio Orlando (Il Primo Re, Matteo Rovere, 2017; Il Traditore, Marco Bellocchio, 2018) e Jun Ichikawa (Cantando dietro i paraventi, Ermanno Olmi, 2003; House of Gucci, Ridley Scott, 2021).

Non credo in niente è un viaggio notturno nell’anima di quattro ragazzi alla soglia dei trent’anni che non vogliono rinunciare alle proprie passioni, nonostante il loro progetto di vita stia prendendo una direzione diversa da quella che speravano…

Sullo sfondo di una Roma deteriorata e decadente, vediamo una giovane donna dai numerosi talenti artistici che per vivere fa la hostess; un aspirante attore che si rifugia nel sesso occasionale e una coppia di giovani musicisti che per sopravvivere sono costretti a lavorare in nero in un ristorante.

Un racconto corale e frammentario che, attraverso un’estetica di contrasti, restituisce il disagio e la frustrazione dei trentenni di oggi. Con un rapido montaggio alternato e un abile gioco musicale, fatto di dissonanze e distorsioni, Alessandro Marzullo mette in scena proprio quella “liquidità” della società anticipata da Bauman.

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