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Soverato: donna disabile perde la sua carrozzina in mare, recuperata da sub volontari

La speciale carrozzina di una donna, inabissata mentre stava facendo il bagno, recuperata dopo 9 giorni, da un gruppo di sub volontari

di Sebastiano Plutino

Aveva visto inabissarsi in mare, mentre stava facendo il bagno a Soverato, in Calabria, la speciale sedia a rotelle che le consentiva di muoversi sulla sabbia senza sprofondare e di entrare agevolmente in mare: a distanza di nove giorni la speciale carrozzina, inghiottita dai flutti solo qualche istante prima che lei riuscisse a svincolarsi per non rischiare di andare a fondo, è stata individuata sul fondale a 65 metri di profondità e recuperata da un gruppo di volontari guidati da un sottufficiale dei carabinieri esperto subacqueo.

Avvertendo il pericolo, lo scorso 12 agosto era riuscita appena a svincolarsi e a evitare il peggio, ma per i giorni a venire, malgrado fosse in vacanza, non ha più potuto raggiungere autonomamente il mare come faceva utilizzando quel presidio. Il periodo intercorso tra l’inabbissamento della carrozzina e la sua individuazione a 65 metri di profondità sono servizi ai sub per la pianificazione di una complessa operazione di ricerca e recupero concretizzatasi con un’immersione che ha sfiorato la profondità di 80 metri. Una volta localizzata e agganciata, la carrozzina è stata riportata in superficie con dei palloni di sollevamento tra lo stupore e l’emozione dei tanti bagnanti che hanno sottolineato l’operazione con un lungo applauso.
La carrozzina recuperata è stata quindi restituita alla donna che, l’indomani, si è voluta recare personalmente nella sede della Compagnia carabinieri di Soverato, presente anche il personale della Guardia Costiera, per ringraziare, visibilmente emozionata, i militari e i subacquei volontari.

Il militare, libero dal servizio infatti, ha radunato un gruppo di altri sub resisi disponibili e si è immerso riportando in superficie il prezioso ausilio sanitario mentre la Guardia costiera presidiava l’area interessata.
   Maria Grazia Di Cello, psicologa, poco prima di ferragosto aveva visto sparire sott’acqua, in una zona particolarmente scoscesa e profonda, la carrozzina che la consentiva di muoversi sulla spiaggia e di fare il bagno malgrado la patologia che l’ha colpita dalla nascita.

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