Decine di persone hanno manifestato stamani, davanti la sede dell’Inps a Cosenza, contro l’abolizione del reddito di cittadinanza.
Sono oltre mille i cosentini che non riceveranno più l’indennizzo e cinquemila in tutta la provincia.
Nel corso dell’iniziativa, una donna, ex percettrice del reddito, ha mangiato i croccantini dei gatti, perché “non avrò più la possibilità di fare la spesa, non voglio lavorare più in nero e fin tanto che qualcuno non troverà una soluzione questa è la situazione. Non voglio essere mantenuta dallo Stato, voglio solo un lavoro. Le ultime utenze le ho pagate grazie ad un amico che mi ha prestato i soldi”.
“Sfatiamo il mito che siamo dei fannulloni – ha detto Luigi Guglielmelli ex percettore del sussidio – perché io sono laureato, ho due master, parlo tre lingue ma non riesco a trovare lavoro perché ho 56 anni. Ho inviato centinaia e centinaia di curriculum e sei aziende mi hanno risposto che sono troppo grande. Allora chiedo al governo e in particolare al presidente della Regione Calabria cosa intende fare per i suoi concittadini che sono nella mia stessa situazione”.
“C’è un’emergenza sociale che riguarda soprattutto gli affitti – ha dichiarato Ferdinando Gentile Usb – perché i proprietari stanno già mandando gli avvisi di sfratto perché non hanno più la garanzia. Inoltre, c’è mancanza di lavoro, non ci sono investimenti e dunque la misura in meno non consentirà alle persone di vivere dignitosamente”.