Dopo settimane, mesi di silenzio Marcello Cardona ha parlato alla stampa e soprattutto a Reggio Calabria al Circolo del Tennis Rocco Polimeni. Rispetto a Felice Saladini, l’ex presidente amaranto ha voluto affrontare di persona e in città le problematiche societarie della Reggina. Una conferenza stampa molto attesa da parte dei tifosi e soprattutto dagli organi di informazione che hanno avuto finalmente le risposte da parte dell’ex prefetto.
Cardona i motivi della segnalazione della COVISOC sui conti della Reggina: “La madre di tutte le questioni è che se paghi le 757mila euro la Covisoc non fa alcuna segnalazione e la storia finisce. Il concordato con gli enti? Sia la giustizia ordinaria che quella sportiva avevano certificato un percorso legale. La Reggina purtroppo fallirà, gli enti che si sono opposti rispetto a quella cifra ridotta prenderanno nulla. Mi ero straraccomandato con il commercialista della Reggina di pagare quella cifra ed avevo avuto rassicurazioni. Di questa situazione ne vengo a conoscenza alle 23.50 di giorno 20 giugno. Se faccio la conferenza il giorno dopo le dimissioni, devo dire la verità e questa avrebbe portato a non superare nemmeno il primo grado della giustizia sportiva. Adesso la proprietà deve venire qui a dare spiegazioni”.
Quale sarà il destino della Reggina adesso e soprattutto chi comprerà la società? A dare queste risposte è stato lo stesso Cardona: “La società viene comprata da un Tribunale, non c’è stato un passaggio come è avvenuto tra Particò e Gallo. Ripeto, la vendita è avvenuta tramite Tribunale dove si sono presentate una serie di persone che volevano la Reggina. Quindi la scelta è stata del Tribunale, da me sono arrivati De Lillo e Ierardi per conto del Tribunale. Luca Gallo aveva avuto le penalizzazioni per i contributi non pagati ai calciatori, questa Reggina ha avuto un percorso diverso, quindi credo nessuna connessione tra passato e recente passato. La Reggina ha seguito un percorso legale, lo dicono le carte. Al Consiglio federale noi siamo entrati perché non hai pagato le 757mila euro, altrimenti questo non accade e la Reggina partecipa al campionato di serie B”.
Infine Cardona ha svelato i motivi del suo addio: “Ma sono stato costretto a comunicare ad entrambi la decisione della società che è quella della cessione. Dieci minuti prima della mezzanotte del 20 giugno ricevo una telefonata da una nostra consulente della società. Tutto fatto, tranne l’adempimento delle 757mila euro. Deve parlare con il maggiore azionista ed il suo consulente. Cosa è questa storia? La mattina con uno stato d’animo che non sto qui a raccontarvi, il commercialista mi dice testualmente: ci siamo assunti questi rischio. Ho lasciato la Reggina per queste due ragioni e nessuno mi può associare a queste scellerate scelte. Mi hanno girato tantissimi commenti contro la mia onorabilità, comprendo la rabbia dei tifosi, ma questa è la verità. Nessuno mi ha chiamato dopo le dimissioni o chiesto di restare, le Istituzioni, la proprietà, i tifosi, la stampa”.