Dovrebbero essere 17 le autonomie scolastiche che verranno soppresse nel territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in ottemperanza a quanto stabilito dalle linee guida per il dimensionamento della rete scolastica calabrese approvate a inizio agosto dalla Giunta regionale.
Si tratta di un’opera di razionalizzazione e programmazione che, secondo quanto stabilito dal decreto 112/98 e dalla riforma del Titolo V, spetta annualmente alle regioni, che decidono così per aggregazioni, soppressioni e trasformazioni delle varie istituzioni scolastiche, oltre che per l’arricchimento dell’offerta formativa attraverso l’attivazione di nuovi indirizzi di studio.
Alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, dunque, spetta il compito di approvare entro il 30 settembre i piani di dimensionamento per l’anno 2024/25. Decisioni che non partono direttamente dalla Cittadella Regionale, ma che spettano, come specifica la vicepresidente con delega all’istruzione Giusi Princi, ai vari amministratori provinciali per quanto riguarda l’istruzione secondaria superiore, e ai comuni per i gradi scolastici inferiori.
Parola d’ordine: salvaguardare i piccoli comuni e le aree interne, promuovendo accorpamenti nei grossi centri e mantenendo le autonomie nelle aree periferiche caratterizzate da condizioni di particolare disagio.
Una procedura che detta tempi serrati: entro il 15 settembre, infatti, le province dovranno acquisire i piani proposti dai comuni; entro il 30 settembre invece, l’adozione delle delibere dei Consigli provinciali/Città metropolitana. Dopo l’acquisizione del parere da parte dell’Ufficio scolastico regionale, la Giunta regionale, entro il 30 novembre sarà chiamata ad approvare il dimensionamento della rete scolastica e l’offerta formativa calabrese. Acquisiti i Piani di dimensionamento provinciali, la Regione Calabria verificherà la coerenza con gli indirizzi contenuti nelle Linee guida e in caso di incoerenza notificherà i relativi rilievi alle Province/Città Metropolitana che dovranno riscontrare nei termini stabiliti. Nel caso di persistente inadempienza, la Regione eserciterà poteri sostitutivi. Per questo motivo la vice presidente Pinci ha convocato per giovedì 7 settembre alla Cittadella tutti gli attori coinvolti.