“Nessuna cordata, ma sono a disposizione di chiunque voglia proporre un progetto”. Sono lapidarie sulle speranze dei reggini le parole del DS amaranto Massimo Taibi, che oggi pomeriggio ha incontrato la stampa all’Hotel Apan di Reggio Calabria. Bastano poche parole a far spegnere ogni entusiasmo crescente, tra il tanto detto e il tanto immaginato di questi giorni. L’unica certezza rimane la scadenza per la presentazione della manifestazione d’interesse al Comune: venerdì 7 settembre, ore 13:00. Una comunicazione che risulta ancora più pesante dopo l’annuncio delle scorse ore del ritiro della cordata dell’ex amaranto Nicola Amoruso.
“Mi sono messo in moto da qualche giorno per reperire i giocatori che sono stati già bloccati”, dice Taibi. “Se non dovesse servire, la utilizzerò come esperienza per il futuro. Confermo l’eventuale presenza di Emanuele Belardi nel caso in cui dovessi iniziare un nuovo percorso. Fare un campionato di serie D con la Reggina è una fortuna. Certamente si è in ritardo, ma c’è la possibilità di intervenire. Questo è un gruppo di Milano che ho conosciuto qui a Reggio. Le persone che mi hanno cercato so che stanno lavorando per creare qualcosa di forte, ma non so quanti siano. Io sono a disposizione di Reggio non del singolo gruppo, chiunque volesse far ripartire la Reggina e vuole considerarmi, mi metto a disposizione”.
“Giorno 1 settembre sono andato a Milano e non trovavo pace. Ci hanno tolto 5 anni di lavoro, qualcosa di incredibile per questa città. Vedere la città calcisticamente soffrire, per me è un grande dolore”. Ad ogni domanda posta, la risposta del DS è sempre la stessa: ci hanno fatto del male, ma la disponibilità è assoluta. “Reggio Calabria non è una categoria”, dice Taibi, che dichiara il proprio attaccamento alla città.
Interrogato sulle sue percezioni riguardo le intenzioni di Saladini, Taibi risponde: “Ho potuto cambiare la mia idea sulla società, ma mai e poi mai avrei creduto che sarebbe andata a finire come è finita. Come detto in altre occasioni, dell’ex presidente Cardona ho sempre avuto una grande considerazione umana. Leggere certe cose mi ha meravigliato. La società è legittimacta a fare e dire, ma io e Pippo non abbiamo ricevuto informazioni sul futuro del progetto. Cardona (nell’ultima conferenza stampa, ndr) ha fatto alcuni passaggi poco condivisibili, sia per quanto riguarda alcuni giocatori che ho portato io, sia riguardo Geria. Ognuno fa i conti con la propria coscienza, io vado avanti a testa alta con la città di Reggio”.
E riguardo la fusione con il Locri proposta da Eduardo Lamberti Castronuovo, Taibi non ha dubbi: “Se mi chiamassero per una cosa del genere mi tirerei fuori”.
Massimo Taibi è stato poi interrogato riguardo le vicende degli spogliatoi che tanto hanno fatto incuriosire: “Quello che è successo negli spogliatoi è stato spiacevole, avremmo dovuto evitare come società certe scene davanti ai dirigenti dell’Ascoli. Non posso pensare che la società non volesse i playoff e non posso mettere in dubbio la volontà dei giocatori e del mister che fino alla fine hanno lottato per i playoff”.
Il DS ha poi concluso con queste parole: “Ringrazio tutti e spero per il meglio. 25 anni fa non mi avete permesso di salutare la città. Spero di esserci con un gruppo serio, ma se anche il progetto non dovesse partire con il sottoscritto vi prometto che mi farò vedere in città spesso per seguire qualche partita. Mi auguro che qualche cordata importante prenda in mano la situazione, e io sarò sempre un vostro tifoso”