“Appare assolutamente paradossale e quasi tragicomica la posizione politica del PD in merito alle scelte infrastrutturali del Governo nazionale riguardante la realizzazione del Ponte. Nel mentre continua l’attività del Governo che continua ad inserire nel proprio progetto politico ed economico la realizzazione della mega opera, e da qui lo stanziamento dei fondi per il ponte, il Partito democratico locale, come il kamikaze che pensa di essere ancora in guerra, continua a trattare la vicenda in modo superficiale. Questa posizione, a mio giudizio sbagliata, che si contrappone a chi vede nell’opera ponte un moltiplicatore di altre grandi infrastrutture nel Sud Italia, ha un suo obiettivo che non può essere quello di opporsi alle grandissime scelte che sul ponte il governo Meloni sta portando avanti. Anche perché in tal senso sarebbe una lotta impari. Forse l’obiettivo è meno nobile. Forse all’interno del centrosinistra si sta consumando una lotta tra il segretario del PD ed il Sindaco Caminiti per far si che alcuni consiglieri della maggioranza in consiglio comunale dichiarino la loro naturale appartenenza al Partito Democratico e questo per la loro storia e per aver sempre militato nel PD e per aver fatto parte del suo direttivo locale in alcuni casi e anche per il contributo che tutto il direttivo del PD ha dato alla presunta lista civica che ha visto vincente il Sindaco Caminiti alle ultime consultazioni elettorali. Ma poiché il diavolo fa le pentole e non i coperchi, la Sindaca, dopo essere stata eletta, forte del suo ruolo, dimentica di tutto ciò e convince l’intera maggioranza, compresi i consiglieri di area PD, ad abbandonare il proprio partito di riferimento e ad aderite ad un movimento cittadino di sua invenzione, sancendo di fatto la distruzione del PD locale che, per la prima volta nella sua storia si trova senza alcun consigliere comunale nel civico consesso”.
“E’ il momento che il PD locale se ne faccia una ragione. E’ il momento in cui un Partito che in questi anni è stato al Governo della Nazione e della Regione e che ha visto una posizione mai ideologicamente contrapposta alla realizzazione della mega opera guardi alla stessa in modo propositivo concentrandosi nei possibili risvolti positivi che il Ponte potrà determinare su tutto il territorio piuttosto che continuare ad evidenziare aspetti prima tecnici e poi di natura finanziaria che le dichiarazioni politiche e gli atti del governo centrale stanno smontando di volta in volta. E’ il momento che il PD non sia scollegato dalla visione nazionale del suo Partito, ove se si esclude qualche frangia radicale e ostile ideologicamente alla realizzazione del Ponte, si avverte altresì una piena consapevolezza che tale opera si dovrà fare. Risolva se può i problemi del centrosinistra villese in modo diverso, non utilizzi in maniera negativa il Ponte sullo Stretto per avere quella visibilità che la maggioranza che governa la Città non le darà mai. Ricostruisca il PD il suo partito che in passato è stato protagonista della storia politica villese e guardi agli interessi della Città e dei suoi cittadini in quanto il No al Ponte sicuramente vale di più di un NI di semplice facciata e convenienza. Ma la discussione delle forze politiche villesi dovrebbero sempre di più spostarsi verso una concreta programmazione di opere compensative in favore del territorio che non si devono assolutamente abbinare a quelle già finanziate, ovvero il mascheramento della variante ferroviaria per la realizzazione del centro direzionale e la riqualificazione del lungomare, ma un vero e proprio piano strategico ed operativo di interventi infrastrutturali e di “messa a norma” del territorio in considerazione dell’impatto assolutamente importante che l’avvio dei lavori ed il proseguimento degli stessi determineranno sulla nostra Città”.
“Consentire pertanto la realizzazione di viabilità alternative a quelle di cantiere e i minori disagi possibili per i cittadini villesi, rappresenta la priorità dell’argomentazione politica e non, ancora una volta, per l’ennesima volta, la posizione prettamente ideologica di un partito che non intende innovarsi rispetto alla questione Ponte ed alla sua reale possibilità di realizzazione, nonostante, come già detto, i tantissimi segnali politici e finanziari che dal Governo Centrale arrivano in tale direzione. Mi auguro pertanto che la dirigenza del PD locale possa finalmente ravvedersi nell’ottica della tutela esclusiva del territorio villese che è oggi per ogni forza politica dentro e fuori il consiglio comunale la priorità fondamentale da raggiungere”.