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Consiglio Regionale: approvata proposta abolizione certificati medici a scuola, oltre i 5 giorni di assenza

di Paolo Frascati

Approvato all’unanimità dal Consiglio regionale della Calabria, nel corso della seduta odierna, la Proposta di legge – firmatario e relatore il presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti Antonio Lo Schiavo – per l’abolizione dell’obbligo di presentazione del certificato medico per la riammissione in classe oltre i cinque giorni di assenza e la sua sostituzione con una giustificazione sul libretto personale dell’alunno o un’autocertificazione.

Il testo della Legge 217/12 per “Integrazioni e modifiche alla legge regionale n. 19 del 4 settembre del 2021”, è stato inoltre sottoscritto da tutti i capigruppo consiliari, di maggioranza e opposizione.

«È una proposta – ha spiegato il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo in aula – che nasce da sollecitazioni pervenute dai medici di famiglia e dai pediatri di libera scelta. A questa si è sommata un’analoga proposta del collega Michele Comito e si è arrivati infine ad un testo condiviso frutto di un comune sentire. Ci inseriamo, con tale norma, come prima regione del Meridione, nel campo di una semplificazione amministrativa già adottata da dieci Regioni del Centro-Nord Italia, facendo così da apripista al Sud. L’argomento era fin qui normato da un Decreto del presidente della Repubblica, ormai datato, che prevede l’obbligo di presentazione di certificato medico dopo i cinque giorni di assenza rispetto al quale il Consiglio di Stato ha già precisato come lo stesso rientri nella disponibilità amministrativa di ciascuna Regione. La Toscana l’ha abolito di recente, ma è ormai chiaro da tempo come questo tipo di obbligo comporti solo un appesantimento per i pediatri e difficoltà per le famiglie. Ai medici resta comunque l’obbligo di segnalare la malattia infettiva, quindi non si abbassa affatto la guardia ma si punta a snellire il procedimento amministrativo sostituendo il certificato medico con un’autocertificazione. Tutto depone per questa scelta e per fare in modo che la nostra Regione si inserisca nel novero di quelle che l’hanno già adottata, facendo una chiara scelta di semplificazione amministrativa».  

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