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Reggio: il regista reggino Morabito preoccupato per sorti di Arte, Cultura, Musica e Teatro

Comunicato del regista reggino Morabito preoccupato per sorti di Arte, Cultura, Musica e Teatro anche per mancanza di strutture

di Sebastiano Plutino

Ho recentemente avuto il piacere di vedere una straordinaria opera lirica realizzata dal Conservatorio Cilea di Reggio Calabria: “L’Elisir d’Amore” al Teatro sullo Stretto, gentilmente messo a disposizione dal dott. Lamberti Castronuovo. 

Un cast di 70 artisti tra solisti, coro lirico e l’orchestra diretta dal maestro concertista Milo Longo e la regia dell’internazionale M° Karina Novikova e l’impegno di 10 professori per la realizzazione di uno spettacolo gioia per gli occhi e per il cuore. 

Una esecuzione impeccabile, tanto da provocare commozione in più dei presenti, meritevole di essere riproposta su altri ben altri palcoscenici (senza nulla togliere alla bellissima location del Teatro sullo Stretto) 

SI! Ma quali? E sì, perché se esaminiamo la situazione teatri a Reggio Calabria c’è solo da piangere a stavolta non di commozione. 

Se ripercorriamo brevemente la storia dei teatri di Reggio proprio male, male non eravamo messi: 

Oltre al principale teatro della città: lo storico Teatro Francesco Cilea e il Cine-Teatro Metropolitano del DLF e lasciando da parte i teatri di natura parrocchiale e/o privata, vi erano:  

  • il POLITEAMA SIRACUSA oggi dato in gestione ad una famosa catena di ristorazione fast food; 
  • Il Cine-Teatro ODEON; chiuso definitivamente! 
  • Il Cine-Teatro AURORA; chiuso definitivamente! 

    Poi vi sono i teatri all’aperto come: 
  • L’Arena dello Stretto; 
  • CatonaTeatro; 
  • Teatro del Parco della Rotonda di San Paolo. 

    che, proprio perché sono all’aperto, possono essere usati esclusivamente nel periodo estivo. 
    E’ poi, c’è LUI, l’ex teatro Arena Lido che nasce negli anni 50 come teatro all’aperto per essere demolito negli anni Novanta. Dopo una serie di vicissitudini che non sto a raccontare, durante la prima consiliatura, l’amministrazione di Giuseppe Falcomatà era tornata a puntare sul ripristino dell’Arena Lido stanziando, grazie ai Patti per il Sud1 milione e 850 mila euro per il recupero, la riqualificazione e il completamento del manufatto. Ma come per tutti i proclami dati in pompa magna spesso non vi è seguito e la tanto agognata riqualificazione dell’opera, è rimasta ferma al palo, in parte demolita, in parte ricostruita, divenendo inevitabilmente deposito di detriti, erbacce e alla merce di numerosi senzatetto che, tra l’altro, hanno impedito la normale esecuzione dei lavori che dal 2021 non hanno avuto più proseguo. 

    E la vergogna più grande è che, il teatro, rientra nel contesto del primo lotto di waterfront per altro già realizzato, con cui va nettamente in contrasto. 
    Eppure, quanto gioverebbe, questa struttura a tutta la città, a tutti i nostri giovani talentuosi, come i ragazzi del nostro Conservatorio Cilea, che dopo anni di sacrifici, investendo tempo e risorse, per realizzare un capolavoro d’opera come quella del Donizetti. 
    Eppure era tutto pronto per il completamento! Ma perché, (mi danno), perché a Reggio le cose devono funzionare così!) e poi ci lamentiamo se siamo l’ultima città d’Italia in tutti i sensi e in tutti i settori. SVEGLIAAAAA!!!! 

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