“Nonostante le pronunce della Corte di Giustizia Tributaria vengono ancora recapitate, ai cittadini, richieste di pagamento dei tributi consortili.
Addirittura alcuni subiscono il fermo amministrativo delle automobili per il mancato pagamento di un tributo non dovuto.
Si pretende, in sintesi, che i cittadini paghino per un servizio mai ricevuto”.
Addirittura alcuni subiscono il fermo amministrativo delle automobili per il mancato pagamento di un tributo non dovuto.
Si pretende, in sintesi, che i cittadini paghino per un servizio mai ricevuto”.
Graziano Di Natale, già segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, denuncia la circostanza secondo cui i consorzi di bonifica Calabresi continuino ad inviare, nelle case dei calabresi, tributi da pagare non dovuti, dopo quanto definito dalla Corte di giustizia tributaria.
“È vergognoso –aggiunge Di Natale – che la Regione Calabria, che tanto decanta la riforma dei consorzi di bonifica, possa assistere passivamente ad un comportamento illegittimo che lede i diritti dei cittadini.
È necessario quindi -continua- un urgente intervento legislativo affinché, a tutela dei cittadini, si obblighino i consorzi di bonifica a interrompere l’attività di riscossione per insussistenza del credito tributario recato e per omessa dimostrazione, da parte del Consorzio, dei vantaggi tratti dall’immobile agricolo ed extragricolo a seguito dell’opera e dell’attività di bonifica tesa a preservarne, conservarne e incrementarne il relativo valore.
A tal fine -conclude– si chiederà ai Comuni di adottare atti deliberativi al fine di chiedere alla Regione Calabria un imminente intervento legislativo”.
È necessario quindi -continua- un urgente intervento legislativo affinché, a tutela dei cittadini, si obblighino i consorzi di bonifica a interrompere l’attività di riscossione per insussistenza del credito tributario recato e per omessa dimostrazione, da parte del Consorzio, dei vantaggi tratti dall’immobile agricolo ed extragricolo a seguito dell’opera e dell’attività di bonifica tesa a preservarne, conservarne e incrementarne il relativo valore.
A tal fine -conclude– si chiederà ai Comuni di adottare atti deliberativi al fine di chiedere alla Regione Calabria un imminente intervento legislativo”.