“Natale metropolitano”, un titolo fuorviante, che non racconta la verità dei fatti e che suona come un insulto a tutta l’Area non prettamente cittadina di Reggio Calabria. La deliberazione del Consiglio Metropolitano che nell’ultima seduta ha approvato una convenzione con la SviProRe per organizzare gli eventi natalizi 2023, per l’importo complessivo di 340.000 euro, sa ancora una volta di beffa per i comuni della provincia, considerato che le attività previste saranno tutte Reggiocentriche. “Natale metropolitano” è il titolo che Falcomatà & Company hanno voluto dare, ma in verità più che Natale metropolitano si tratta di un “Natale a Reggio Centro”. A valere su risorse metropolitane però. Ed è proprio qui la beffa. Della serie “ti piace vincere facile”, come recita lo slogan di una nota pubblicità nazionale.
Evidentemente neppure le denunce e rimostranze degli anni trascorsi, copia e incolla di quanto stiamo denunciando adesso, sono servite a smuovere le coscienze di chi è tornato a governare Palazzo Alvaro e dei suoi collaboratori. Così, pure quest’anno tutto concentrato nell’area urbana del capoluogo, tralasciando gli altri comuni. È stato bypassato ogni sorta di confronto con il territorio. Né tanto meno è stata prevista alcuna forma di avviso pubblico rivolto agli altri enti territoriali, che adesso dovranno adattarsi e tirare fuori dal cilindro le poche risorse comunali presenti, raschiando il fondo del barile, per non lasciare senza “spirito del natale” i rispettivi territori.
Come Gruppi consiliari di Forza Italia, in Città Metropolitana e Comune, già in passato avevamo lamentato questa tendenza del CentroSinistra a dimenticare l’Area metropolitana, utilizzata sempre e solo come etichetta, come specchietto per le allodole. Nulla è cambiato rispetto agli anni scorsi. Anzi, una differenza col passato in effetti c’è: mentre un anno fa era stato utilizzato lo strumento del contributo diretto rivolto al Comune di Reggio Calabria, stavolta invece si è trattato di affidamento diretto alla SviProRe, società in house del Comune di Reggio e della Città Metropolitana e quindi bypassando anche la struttura amministrativa degli Uffici del Comune di Reggio Calabria.
In altre parole, pochissimi soggetti hanno deciso come dovrà essere vissuto il Natale della Città Metropolitana, senza approntare alcun dialogo con i territori, con le associazioni di categoria e di volontariato, oltre che con le amministrazioni comunali dei restanti 96 comuni metropolitani, dimenticando che al netto di un Sindaco in comune si tratta di due enti distinti e separati con ambiti territoriali, competenze e attribuzioni diverse.
Si tratta dell’ennesima forzatura per correre in aiuto dell’Ente capofila, come sempre arrivato in ritardo e con poche idee, ad un appuntamento fisso come il Natale. Un paradosso che si ripete anno dopo anno, spesso nel silenzio assenso di altri amministratori.