Non avremmo voluto rispondere al comunicato con il quale la minoranza consiliare taccia noi di “strumentalizzazione politica” attaccando il presidente della commissione territorio Pietro Idone che, invece, sta svolgendo egregiamente il suo ruolo.
Rispediamo al mittente l’accusa di un metodo “poco edificante dal punto di vista politico amministrativo” che a quanto pare è da ascrivere invece ai consiglieri di minoranza, che non hanno mai inteso discutere in seno al consiglio comunale le questioni più importanti per la città (una per tutte, la mancata discussione del bilancio di previsione 2021/2023, dal momento che per la prima volta la minoranza consiliare non ha inteso affrontare e discutere il documento economico finanziario).
I consiglieri di minoranza non chiedono che siano correttamente svolti i lavori delle commissioni consiliari, ma pretendono di discutere in commissione scelte amministrative che esulano dalla competenza del consiglio comunale. Il ruolo delle commissioni consiliari è fin troppo chiaro e la presidente Trecroci come il presidente Idone lo hanno perfettamente interpretato: passano dai lavori delle commissioni le discussioni e gli approfondimenti relativi a tutti i punti all’ordine del giorno che devono essere esaminati discussi e votati dal civico consesso.
Piuttosto i consiglieri di minoranza sembrano avere un unico problema, quello delle “opere e infrastrutture di valenza internazionale”: eppure, continuando a rimanere ancorati alla proposta di istituzione di una commissione ponte che è stata sonoramente bocciata dal consiglio comunale, non hanno inteso partecipare alla composizione della commissione di studio con professionisti di comprovata e specifica esperienza.
Abbiamo chiesto ai consiglieri comunali di minoranza di partecipare alla scelta dei professionisti; abbiamo anche chiesto loro di offrire dei nominativi in maniera tale che con la nomina della commissione da parte del sindaco tutte le anime consiliari fossero in essa rappresentate: nulla di tutto ciò!
E invece (e non è la prima volta!), la minoranza consiliare non ha inteso affrontare nei contenuti la questione ponte trincerandosi dietro un metodo, il nostro, democratico, che dice di non condividere.
Se si pretendeva che il presidente della commissione territorio Pietro Idone fosse segretario della minoranza consiliare (cosa, peraltro, richiesta già in passato al segretario dell’ente e alla presidente del consiglio), ricordiamo ai consiglieri che l’attività di vigilanza e di controllo cui sono stati chiamati dal responso delle urne passa attraverso un attento esame di atti e documenti tutti pubblicati all’albo pretorio.
Non ha bisogno certamente della difesa di questa maggioranza il presidente Idone, perché ha interpretato nel migliore dei modi il ruolo cui è chiamato: l’attività della commissione territorio ha sempre preceduto i lavori consiliari per gli argomenti specifici.
Ci sarà tempo e modo per parlare di Ponte sullo Stretto ma nella modalità stabilita dal Consiglio comunale: la commissione territorio allargata ai capigruppo consiliari con la collaborazione della commissione di studio di prossima nomina.
Tutto il resto sì è strumentalizzazione politica ed impegnati, come siamo, nel ricostruire una Città non abbiamo tempo, modo, voglia di correre dietro ai pettegolezzi da bar.