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Mancuso commemora il tragico incidente ferroviario del viadotto della Fiumarella del 1961,

Mancuso commemora alla Cittadella il disastro ferroviario del viadotto Fiumarella di Catanzaro il 23 dicembre 1961, dove morirono 71 persone

di Sebastiano Plutino

“Il disastro sul viadotto della Fiumarella di Catanzaro nel 1961, che ha azzerato (morirono 71 persone) quasi completamente un’intera generazione dell’entroterra catanzarese, ha provocato un dolore incancellabile per parenti e amici, lasciando un vuoto immenso nelle comunità e in quanti ne conserviamo ancora oggi la memoria. Tutti abbiamo il categorico dovere di fare in modo che tragedie come quella non si ripetano e, nello stesso tempo, che venga conservata la memoria di quelle vittime innocenti che su quel treno, quotidianamente, riponevano la speranza di un domani migliore. Il sacrificio di quelle giovani vittime deve essere da monito per le Istituzioni, che devono impegnarsi per assicurare servizi pubblici efficienti e sicuri, in una terra ferita da atavici problemi come l’emigrazione, lo spopolamento delle aree interne e le diseguaglianze sociali che portano alla fuga i nostri giovani e che, per la Calabria, vuol dire l’impoverimento del capitale umano, ossia l’elemento fondamentale per qualsivoglia possibilità di riscatto economico e sociale”.  

L’ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, intervenendo alla commemorazione (“Il valore della memoria, il sapere dell’identità”) del più grave deragliamento ferroviario italiano (avvenuto sul viadotto della Fiumarella di Catanzaro il 23 dicembre 1961), promossa dal “Comitato 23 dicembre 1961” nella Sala Verde della Cittadella regionale.

Ha aggiunto: “Mi preme in questa occasione sottolineare l’impegno e il percorso intrapreso dalla Regione Calabria nell’assicurare, alle nostre popolazioni, servizi e mezzi di trasporto più adeguati, attraverso l’ammodernamento del parco vetture, su rotaia e su gomma. Un impegno che ha trovato, finalmente, risposte dal gruppo Ferrovie dello Stato che ha da poco annunciato un poderoso piano di investimenti pari a 13,4 miliardi di euro. Il rinnovamento del sistema ferroviario e, parallelamente, del comparto stradale e autostradale non è un mero annuncio ma procedure o, in alcuni casi, lavori già avviati poiché una significativa quota dei progetti sono finanziati dal PNRR e quindi saranno realizzati entro la scadenza del 2026. Proprio il ricordo di quel dramma – ha concluso il presidente Mancuso deve spingerci a intensificare gli sforzi, al di là delle differenze politiche e di orientamento culturale, per dotare finalmente la Calabria di infrastrutture efficienti, sicure, sostenibili e moderne”. 

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