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Marina di Gioiosa Ionica: ignoti minacciano operaio ditta, durante installazione videosorveglianza in un bene confiscato

Chiesto da persone non identificate stop lavori. Episodio denunciato dal Comune che nell'immobile ha deciso d'instituire centro antiviolenza

di Sebastiano Plutino

Alla periferia di Marina di Gioiosa Jonica, persone non ancora identificate ma a volto scoperto hanno chiesto, con toni perentori e minacciosi, l’immediato stop dei lavori ad un operaio di un’impresa catanzarese, impegnata nella cittadina della Locride, ad installare un sistema di videosorveglianza in un immobile confiscato tanti anni fa a persone ritenute vicine o in contatto con ambienti della criminalità organizzata.

L’accaduto, dopo la segnalazione fatta ai Carabinieri, è stato denunciato dall’Amministrazione comunale di Marina di Gioiosa Ionica che nell’immobile confiscato ha deciso di istituire un centro antiviolenza.

“Il piano messo in atto ha dichiarato il sindaco di Marina di Gioiosa, Geppo Femia per impedire all’amministrazione comunale, che ho l’onore di presiedere, che i beni confiscati alla mafia vengano utilizzati per scopi e fini sociali non sarà portato a compimento. Il centro antiviolenza per donne e minori, infatti, sarà realizzato”.

Sulla vicenda stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Roccella Ionica. Dell’accaduto è stata informata anche la Prefettura di Reggio Calabria.

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