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Club Unesco: svolta riunione recente innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici

Associazioni dello Sportello Ambiente si sono riunite ieri per discutere dell innalzamento limiti di esposizione ai campi elettromagnetici

di Sebastiano Plutino

Associazioni aderenti allo Sportello Ambiente: Ambiente mare Italia – delegazione di RC, Anpana Gepa, Associazione Culturale “Le due Sicilie”, Club per l’Unesco della Città Metropolitana di Reggio di Calabria “Re Italo”, Differenziamoci Differenziando,  Kronos 1972, Sandhi , la Consulta Assetto del Territorio, l’associazione Stop 5G e numerosi cittadini sensibili all’inquinamento elettromagnetico si sono riuniti ieri per discutere del recente innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici. Il DDL Concorrenza, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede l’aumento dei valori di esposizione ai Campi elettromagnetici da 6 V/m a 15 V/m, valori che potrebbero essere ulteriormente aumentati nei prossimi 4 mesi finanche a 61 V/m. Si deve rilevare che gli attuali limiti di esposizione sono stati definiti dall’INCNIRP alla fine degli anni ’90 in relazione ai soli effetti termici ma non dei possibili effetti biologici/sanitari e quest’anno l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dovrebbe riclassificare i CEM inserendoli tra le sostanze e gli agenti fisici “Probabili cancerogeni per l’uomo”.  Riteniamo, confortati da numerosi studi scientifici, che non è ammissibile, ai fini della determinazione dei limiti di esposizione, non considerare anche gli effetti biologi. Nella perizia disposta dal Giudice per le indagini preliminari nel procedimento contro Radio Vaticana in cui i periti hanno registrato un notevole aumento di malattie, come la leucemia, anche a distanza di alcuni Km dalla fonte di emissione si legge “Possiamo considerare un organismo vivente come un’entità elettromagnetica in cui operano attività elettriche spontanee che influenzano processi fondamentali come la divisione cellulare e i movimenti ionici pericellulari. È quindi credibile che una pur minima interferenza energetica proveniente dall’esterno possa provocare effetti di allontanamento dall’equilibrio omeostatico modificando i flussi di varie specie ioniche (calcio, sodio, potassio, magnesio, litio).”

Per quanto riguarda i limiti di esposizione fin ad oggi in vigore, 6 V/m,  e l’aumento a 15 V/m adottato con il DDL concorrenza questi risultano essere ben decine di volte superiori ai valori determinati dalla Commissione Permanente dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa che nel 2011 con la risoluzione n. 1815 raccomandava agli Stati membri “di intraprendere tutte le ragionevoli misure per ridurre l’esposizione ai CEM, di riconsiderare le basi scientifiche per gli attuali standards di esposizione ai CEM fissati dall’ICNIRP, che hanno serie limitazioni, di fissare soglie preventive per l’ esposizione a lungo termine alle microonde e in tutte le zone all’interno (indoor), in accordo con il Principio di Precauzione, che non superino gli 0,6 Volt/metro e nel medio termine ridurre questo valore a 0,2 V/m”.

Le fasce di rispetto per gli elettrodotti, rideterminate dopo le evidenze che associavano una maggior incidenza di gravi malattie tra i cittadini residenti prossimi alle linee aeree, dimostrano che per quanto riguarda gli effetti biologici all’esposizione ai CEM bisogna prestare massima cautela. Già oggi, nel rispetto dei limiti attuali, c’è sempre più gente che sta male e con l’aumento dei limiti di esposizione probabilmente molti si aggraveranno ed aumenterà il numero dei soggetti malati.

Considerato che ad ottobre il Consiglio Comunale ha votato la delibera n. 55/2023 con la quale si impegna il Sindaco e la Giunta “ad intervenire presso il Governo e nella Conferenza Stato-città ed autonomie locali affinché siano mantenuti i valori di attenzione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza attualmente in vigore, ovvero 6 V/m, calcolando tale valore come media nei 6 minuti e non nell’arco delle 24 ore per salvaguardare la salute di bambini, donne incinte, adolescenti, malati” i rappresentanti delle associazioni aderenti allo Sportello Ambiente, i soci ed i cittadini chiedono con forza che la massima autorità sanitaria locale rappresenti con estrema fermezza e sollecitudine quanto nella delibera n 55 del 2 ottobre scorso intervenendo presso il Governo e nella Conferenza Stato-città ed autonomie locali.

 

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