Il 27 gennaio 2024 si terrà una cerimonia speciale presso il Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia, che ospita il Museo Internazionale della Memoria. La giornata sarà dedicata alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto e alla celebrazione della memoria.
La cerimonia inizierà alle ore 10.00 con la deposizione di una corona e una celebrazione religiosa tenuta da Don Cosimo Galizia, parroco di Tarsia. Seguiranno i saluti istituzionali, con la presenza del Sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, dell’Assessore Regionale della Calabria, Gianluca Gallo, del Consigliere della Regione Calabria, Luciana De Francesco, e del Consigliere Comune di Tarsia con delega alla Cultura, Roberto Cannizzaro.
Durante la cerimonia, interverranno il noto storico Vittorio Cappelli, Direttore Scientifico dell’Icsaic, che parlerà dell’importanza della memoria storica, e Walter Brenner, figlio di un ex internato di Ferramonti di Tarsia, che condividerà la testimonianza della sua famiglia.
La cerimonia sarà moderata dal giornalista Pasquale Motta. Saranno presenti anche le autorità locali, tra cui il Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, e la Presidente della Provincia di Cosenza, Maria Rosaria Succurro. Umberto Filici, membro del C.TS. del Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia, e Teresina Ciliberti, Direttore del Museo, saranno presenti per rappresentare l’importanza di preservare la memoria di questo luogo storico.
La cerimonia si concluderà con l’intervento di Adriana Taubert, figlia di un ex internato di Ferramonti di Tarsia, che condividerà la sua esperienza personale.
Durante la giornata, sarà possibile visitare il monumento sito in Viale Riccardo Pacifici, che rappresenta un simbolo della memoria e dell’importanza di non dimenticare gli orrori dell’Olocausto.
Questa cerimonia rappresenta un momento significativo per ricordare le vittime dell’Olocausto e per onorare la memoria di coloro che hanno sofferto in questo campo di concentramento. Il Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia svolge un ruolo fondamentale nel preservare la storia e nell’educare le future generazioni sull’importanza di combattere l’odio e la discriminazione.