Presentati ieri mattina, in occasione di una riunione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, presieduto dal Prefetto, dott.ssa Clara Vaccaro, due progetti a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami) di cui questa Prefettura è stata beneficiaria, funzionali al raggiungimento dell’obiettivo strategico di una maggiore integrazione e inclusione sociale e lavorativa dei cittadini stranieri presenti sul territorio metropolitano, nonché di una gestione sempre più efficace dei flussi migratori.
Presenti al tavolo, tra gli altri componenti, anche l’Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, Mons. Fortunato Morrone, e il Rettore dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, Prof. Giuseppe Zimbalatti.
Il Prefetto ha introdotto l’incontro, esprimendo apprezzamento per i risultati conseguiti dal primo dei progetti, denominato “Abilit-azioni Politiche socialmente integrate per l’abitare” giunto di recente a conclusione, che ha permesso non solo di assicurare alloggi dignitosi offerti in locazione a circa 60 cittadini provenienti dalla tendopoli di San Ferdinando, ma di sperimentare altresì un modello di integrazione sociale, attraverso le numerose occasioni di scambio e di interazione con la comunità locale, che potrebbe essere replicato in occasione di eventuali, ulteriori risorse finanziarie.
Sono stati quindi illustrati anche i contenuti del secondo progetto, prossimo alla realizzazione, denominato “Xenia. Reggio Calabria in rete per l’accoglienza”, che si pone come obiettivo l’accrescimento della capacità di risposta del territorio in forma integrata ai mutevoli bisogni dei cittadini stranieri che sbarcano sulle coste della Calabria, sulla scorta del fabbisogno scaturito da una fase di studio e di analisi del contesto territoriale che ha condotto all’individuazione di alcune aree tematiche di intervento, e precisamente:
- gestione degli sbarchi e governance del fenomeno migratorio;
- monitoraggio e miglioramento della qualità del sistema di accoglienza;
- tutela della salute e della vulnerabilità psico-sociale dei cittadini stranieri.
Numerosi sono stati gli interventi dei partecipanti che, nell’esprimere soddisfazione per il rinnovato impulso all’attività del Consiglio, e nel rendersi disponibili a forme di dialogo costruttive nell’interesse dei cittadini stranieri, hanno posto sul tavolo significativi spunti di riflessione, tra cui l’esigenza di migliorare le modalità di interlocuzione tra cittadini stranieri e Pubblica Amministrazione, i possibili percorsi per favorire l’inserimento socio lavorativo dei richiedenti e titolari di protezione internazionale, con particolare riferimento alle opportunità lavorative nel settore dell’edilizia, notoriamente caratterizzato da una crescente domanda di manodopera.
In conclusione, il Prefetto ha sottolineato come l’efficacia delle risposte date dal territorio nell’ambito della gestione del fenomeno migratorio dipende anche e soprattutto della capacità di costruire tra tutti gli attori pubblici e privati, a vario titolo coinvolti, consolidate modalità di lavoro in rete che consentano di rispondere puntualmente e in forma integrata ai mutevoli bisogni dei migranti, confidando pertanto nel supporto di tutti i componenti del Consiglio Territoriale, e riservandosi anche a tal fine l’istituzione di tavoli tematici.