“Il Pd calabrese insiste nella protesta tout court, anziché confrontarsi, nelle sedi istituzionali, sul merito delle proposte del centrodestra utili a rendere la Calabria moderna e attrattiva, come è stato fatto, in due anni di legislatura, approvando molte leggi importanti e persino tante riforme di sistema attese da decenni.  

I ‘Libri bianchi’ (specie quelli della Commissione europea) sono documenti finalizzati ad aprire una discussione su proposte organiche e puntuali, mentre quello del Pd calabrese, privo della benché minima proposta, è la sintesi delle occasioni mancate dal Pd per stare dalla parte dei calabresi.

Se questa posizione immobilista del Pd sia dovuta all’incapacità di adeguarsi alle grandi trasformazioni in atto in Italia e nel mondo o all’esigenza di radicalizzare la protesta per competere con i 5Stelle, non è chiaro. Fatto è che anche con questo ‘Libro bianco’ si avverte la perdita di visione riformista di un partito in preda a pulsioni giacobine.

All’on. Irto, per il quale ‘la Calabria sta vivendo il momento più buio della sua storia’, suggeriamo una rinfrescata di memoria, perché è evidente che non ricorda la fallimentare legislatura che l’ha visto governare la Calabria per 5 anni”.