Nato e cresciuto da un’idea dell’Ambasciatrice di pace dell’ “Universal Peace Federation Italia”, la professoressa Miriam Jaskierowicz Arman, il 4° Concorso nazionale di poesia per la Shoah e la Pace ha vissuto il 29 gennaio il proprio momento conclusivo presso la Casa della Cultura “Leonida Repaci” di Palmi, di fronte a una grande cornice di pubblico. L’evento, condotto con il patrocinio dei comuni di Reggio Calabria, Palmi e Riace, e di numerose associazioni del territorio impegnate nella cultura e nel sociale, ha visto infatti la partecipazione di numerose scuole del territorio, i cui studenti hanno partecipato numerosissimi al concorso.
Dopo i saluti del sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, della vicesindaca, Solidea Schipilliti, e dell’assessora alla Città inclusiva e solidale di Reggio Calabria, Lucia Anita Nucera, Miriam Jaskierowicz Arman e gli altri membri della commissione di valutazione hanno premiato le scuole e gli studenti che si sono distinti con componimenti poetici capaci di esprimere profonda sensibilità nei confronti della tragedia delle vittime degli orrori storia e di quelli del presente, commemorando così la Shoah e chiedendo con toni alti e accorati un futuro di pace.
Tra le poesie ritenute meritevoli di riconoscimento, i lavori presentati dagli allievi dell’I.I.S. “Einaudi-Alvaro” di Palmi, rappresentato in sala anche dalla presenza della Dirigente Eva Raffaella Nicolò: Imara Latella, poesia dal titolo: “Penna amara” (1°AS Liceo delle Scienze Umane “Corrado Alvaro” di Palmi), che si è classificata al terzo posto; Clara Ranieri, poesia dal titolo “Shoah” (4°AS Liceo delle Scienze Umane “Corrado Alvaro” di Palmi), che si è aggiudicata una menzione speciale; Gerace Francesca, poesia dal titolo “La mano che mi lasciò” (Ist. Tecnico Agrario “Einaudi-Alvaro” di Palmi), menzione speciale; Romeo Giuseppe (Ist. Tecnico Agrario “Einaudi-Alvaro” di Palmi), menzione speciale.
Miriam Jaskierowicz Arman ha sottolineato l’importanza della presenza di tanti studenti, futuri costruttori di pace e di solidarietà, accompagnati dai loro docenti, che li hanno seguiti in questo percorso artistico e di consapevolezza.
Ricordare è fondamentale, più che mai in un’epoca in cui gli orrori della guerra tornano a mostrarsi in tutta la loro barbarie.