Le attese della vigilia non sono andate deluse: sui due versanti della rete si fronteggiavano le Armate Invincibili. Da un lato la Domotek Volley Reggio Calabria, schiacciasassi del Girone I, a presidiare quello opposto gli EnergyTime Spike Devils Campobasso, che ha tritato qualsiasi avversario le sia capitato davanti nel Girone G dalla giornata iniziale in avanti. Una trama, quella del campionato, che per le sfidanti non aveva conosciuto “licenze” nemmeno nel primo impegno della Coppa Italia di Serie B: vittima sacrificale il Volley Club Grottaglie, sconfitto sabato scorso a domicilio dai calabresi e, 72 ore più tardi, nella tana dei Diavoli molisani. Il premio assegnato a chi si sarebbe aggiudicato il big match del PalaCalafiore era di quelli rilevanti, di quelli che valgono una stagione intera: planare dall’alto della propria egemonia sul prato soffice delle Final Four di Coppa Italia dove, con 24 ore di anticipo erano già atterrate Toscana Garden Arno e Scanzorosciate, vincitrici, rispettivamente, del raggruppamento A e B. Il merito delle contendenti si è poi innalzato ad un livello tale da giocarsi il futuro al tie-break trascinando, così, entrambe, sul volo verso la destinazione agognata.
Tensione combinata ad eccitazione, fermento mischiato alla freddezza: una lotta su ogni pallone svolazzasse sotto le magnifiche volte del Tempio reggino per offrire una fine appropriata al Gruppo C. Consapevoli delle difficoltà, impossibili da mettere in panchina quando il livello tecnico è così alto e quando la ricompensa è così notevole, i due sestetti si sono fronteggiati non liberandosi mai del rispetto reciproco dovuto ad avversari tenuti in debita considerazione. In competizioni del genere il metodo tassativo battezzato dalla strategia tattica, dalle abilità tecniche, dalla potenza tecnica non può essere separato dal controllo e dalla gestione delle emozioni. Connotati che la Domotek ha saputo valorizzare al meglio guardando con attenzione in direzione delle istruzioni impartite dall’allenatore Polimeni. Le frecce velenose scoccate dall’arco in moto perpetuo di Laganà, la straboccante agilità molleggiante di El Moudden, il puntuale e risolutivo contributo fornito dallo schiacciatore Boscaini e dal centrale Picardo (per lui, di Isernia, e centrale di Campobasso nella stagione 2021/2022 un concentrato di suggestioni nel debutto sotto gli occhi del pubblico del PalaCalafiore), la luce tenuta costantemente accesa dalle mani dorate del palleggiatore Schifilliti, la vigile resistenza in difesa regolata dal libero Lopetrone, la rodata consistenza di Stefano Remo: una convivenza prodigiosa di peculiarità di fronte a cui anche la compattezza dei “Diavoli” di Campobasso ha dovuto arretrare. Il primo pallone messo a terra da El Moudden ha messo in movimento l’altalena di emozioni che, da allora, non si è fermata nemmeno per un istante. La frazione d’avvio, nonostante il saggio di maturità di Boscaini e Remo, insormontabile a muro, è stata scolpita dalla muraglia difensiva e dalle perfette incursioni offensive degli EnergyTime Spike Devils (19-25). Squagliatasi la trazione nervosa, però, i ragazzi in amaranto hanno innestato le marce alte dileguandosi a bordo di cinque punti di vantaggio che hanno aperto le porte alla fuga inarrestabile e stoppando i molisani a 15. Un set pari e via a ricominciare il braccio di ferro con Campobasso refrattaria alla resa e che, ricompostasi, ha evitato trappole strappando il terzo set (21-25). Dal principio del quarto e sino all’apoteosi suprema, l’assolo Domotek si è presentato con il vestito della ineluttabilità che non ha lasciato scampo nemmeno agli stratagemmi approntati dal trainer EnergyTime. Maniscalco, sul 15-5 per i reggini, ha chiamato time out per creare nuove soluzioni. A sistemare definitivamente da par suo la frazione è stato Laganà: risultato 25-9, inequivocabile come l’esito del quinto, dominato 15-5. E’ stato questo Il momento in cui si è liberata l’esultanza della fossa infernale che si è rivelato il PalaCalafiore consapevole di quanto notevole fosse il risultato da acquisire. Tratto il massimo profitto dalla parentesi riservata alle qualificazioni, è adesso tempo di rimettere a fuoco il campionato: sabato 10 febbraio è giorno di derby calabrese, sulla sponda dello Stretto scende la Volley Bisignano Group, ma l’orizzonte, per la Domotek, da domenica sera si è tinto di una gradazione accesa, quella che si staglia sgargiante sullo scenario delle Final Four in programma dal 27 al 30 marzo.