“In Calabria il 71,3% di bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni utilizza internet tutti i giorni e lo fa soprattutto attraverso lo smartphone (71%, al di sopra della media nazionale del 65,9%)”
Lo riferisce Save the Children in vista In vista della Giornata mondiale per la sicurezza in Rete (Safer Internet Day 2024) istituita dall’Unione Europea, che ricorre il 6 febbraio.
“Nonostante le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) – accolte anche in Italia dalla Società italiana di pediatria (Sip) – di non utilizzare dispositivi digitali per i bambini di età inferiore ai 2 anni, secondo una recente indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia il 22,1% dei bambini di 2-5 mesi passa del tempo davanti allo schermo (tv, computer, tablet o smartphone), per la maggior parte per meno di un’ora al giorno.
I livelli di esposizione crescono con l’aumentare dell’età: se si considera il tempo di fruizione complessivo, che va da meno di un’ora a oltre tre ore, la percentuale di bambine e bambini che ha un’esposizione agli schermi tra gli 11 e i 15 mesi d’età in media arriva al 58,1%, quasi 3 su 5, in Calabria risulta la percentuale più elevata in Italia (75,4%), dove sale a 3 su 4 e dove il 5% di bambini è esposto per tre o più ore al giorno”. “
“Per quanto riguarda, invece, i videogiochi, in Calabria il 23,3% dei giovani di 11, 13 e 15 anni ne fa un uso problematico (valore leggermente inferiore alla media nazionale, 24%): qui sono però i ragazzi ad essere più esposti e l’età di maggiore esposizione, in questo caso, si abbassa a 11 anni”. La regione, inoltre, è sprovvista di strutture sanitarie che si occupino di questo tipo di dipendenze.
In tema di cyberbullismo, nel 2022, gli episodi che vedono protagonisti in rete minori tra gli 11 e i 13enni hanno segnato una crescita: in Calabria gli adolescenti vittime di questi episodi sono il 14,5%. L’uso intensivo di internet è associato anche a una maggior rischio di sovrappeso o obesità: in Calabria il 25,6% degli adolescenti è in sovrappeso o obeso, percentuale superiore rispetto alla media nazionale (22,6%) e quarta regione con il tasso più alto dopo Campania (31,6%), Sicilia (26,7) e Puglia (26,1)