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Il Comitato Ponte Subito replica a Schlein, Bonelli e Fratoianni

“Anacronistici e dannosi siete voi. E al Sud non vi crede più nessuno”, la replica ai leader di Sinistra del Comitato "Ponte Subito"

di Sebastiano Plutino

Il segretario del Pd Elly Schlein è uscita allo scoperto portando il suo partito nella trincea reazionaria dei No Ponte insieme ai Verdi di Bonelli e alla Sinistra estrema di Fratoianni: con la conferenza stampa di questa mattina, il Partito Democratico getta la maschera e rappresenta la sua vera natura di schieramento retrivo della peggiore sinistra, contrario ad ogni tipo di sviluppo e progresso dei territori tramite gli investimenti e le infrastrutture”. Il Comitato Ponte Subito, in una nota, si rivolge ai leader della sinistra che questa mattina in conferenza stampa hanno annunciato una “dura battaglia” contro il Ponte sullo Stretto: “siete voi, in realtà, gli unici ad essere sbagliati, anacronistici, dannosi e dispendiosi, per usare gli stessi termini rivolti da Schlein al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina: parole raccapriccianti se pensiamo che Ponti dello stesso identico tipo, anzi proprio ispirati all’ingegneria progettuale del Ponte sullo Stretto, vengono realizzati in tutti i Paesi del mondo e persino nella Cina comunista che dovrebbe ispirare la sinistra”.

“Le infrastrutture – prosegue il Comitato Ponte Subito – non hanno mai avuto colore politico finché la sinistra italiana non ha deciso di strumentalizzarle per ideologizzare la propria battaglia, allora contro Berlusconi, oggi contro Salvini e Meloni. Tuttavia la sinistra è già stata contraria alla TAV, al MOSE, al TAP: non è una novità che quest’area politica si opponga a qualsiasi innovazione, ad ogni idea di sviluppo e progresso: se questi personaggi avessero governato l’Italia negli ultimi 50 anni, andremmo ancora in giro con le carrozze trainate dai cavalli. E purtroppo hanno governato troppo a lungo evitando che il Paese fosse sviluppato ed evoluto come gli altri limitrofi, almeno nelle Regioni del Sud ancora prive di alta velocità ferroviaria, Ponte sullo Stretto appunto, strade e autostrade veloci che negano la crescita dei territori”.

“Particolarmente paradossale – conclude il Comitato che da oltre 15 anni si batte a favore del Ponte – che proprio il Pd si schieri in modo così netto contro il Ponte sullo Stretto, che è il più grande investimento pubblico della storia dell’Italia unita nelle Regioni del Sud, proprio mentre conduce – sempre insieme a Verdi e Sinistra – una battaglia contro l’Autonomia Differenziata considerata il male del Sud: questa posizione No-Pontista smaschera, invece, l’antimeridionalismo della sinistra che fa speculazione politica ed evidentemente ritiene che l’unica ricetta possibile per il Sud sia quella dell’assistenzialismo del reddito di cittadinanza, che ha già fallito ed è stato utile soltanto a mantenere il Sud in eterna povertà. Cari Schlein, Bonelli e Fratoianni, ecco perché qui al Sud non vi crede più nessuno!”.

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