Nei giorni scorsi la stampa locale ha richiamato l’attenzione sulle criticità perduranti del poliambulatorio di Villa San Giovanni, fondamentale presidio sanitario territoriale, sollecitando – pur polemicamente – partiti, associazioni e movimenti a non disperdere l’impegno politico e civico che negli ultimi anni aveva generato una mobilitazione intensa e partecipata, guidata dal Nuvola Rossa, affinché il poliambulatorio non venisse dismesso nei suoi comparti sanitari e amministrativi o, ancora peggio, chiuso.
L’allarme sulle sorti del presidio è ancora pienamente giustificato. Abbiamo appena appreso che tramite la determina 358/2024 viene a cessare il rapporto tra l’ASP di Reggio Calabria e il medico specialista di reumatologia che presta servizio presso il poliambulatorio di Villa San Giovanni per ben 12 ore settimanali. Nonostante lo specialista stia ancora operando, la determina parla chiaro e questa perdita verrebbe ad aggiungersi ad un altro grande disservizio avvenuto negli ultimi mesi con la chiusura dell’ufficio protesico e per l’assistenza ad anziani invalidi e handicappati (A.A.I.H.), con i pazienti invalidi che sono così costretti a sbrigare le proprie pratiche presso gli uffici di Reggio Calabria. Altre defezioni importanti per il nostro poliambulatorio hanno riguardato la branca di urologia e la specialistica di dermatologia, mentre è in bilico anche la specialistica di geriatria (9 ore settimanali) con l’ormai prossimo pensionamento della dottoressa Marrari.
Dal 2015 monitoriamo la situazione del Poliambulatorio auspicando il potenziamento dei servizi da esso offerti alla cittadinanza. Continuiamo a sostenere la necessità della creazione di un punto prelievi attivo almeno due volte a settimana, l’utilizzo di un ecocardiografo per la specialistica di cardiologia, il ripristino di medicina dello sport; medicina interna con gastroenterologia; oncologia e odontoiatria; ma soprattutto la riattivazione dell’A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata).
È comunque utile precisare la mobilitazione condotta in questi anni, grazie alla fondamentale partecipazione della cittadinanza e alle sinergie attivate tra associazioni e medici, ha determinato un incremento di ore dell’ambulatorio specialistico, che è passato dalle 412 ore mensili del 2020 alle 508 ore mensili di oggi. Inoltre, la struttura ha beneficiato di un amministrativo di ruolo che speriamo vada a sostenere l’immane lavoro del tirocinante del quale chiediamo da anni una dignitosa stabilizzazione.
Senza in alcun modo mollare la presa su un’istituzione fondamentale per la garanzia del diritto alla salute, previsto dalla Costituzione, scriviamo perché le istituzioni – in tutte le sue articolazioni, compresa quella locale – non sottovalutino l’importanza di sostenere ogni sforzo possibile, specie in tempi di autonomia differenziata, per mantenere in vita un presidio tutt’altro che trascurabile per il nostro territorio e per la città di Villa San Giovanni, e invitiamo la cittadinanza tutta a essere pronta a mobilitarsi in difesa di un bene comune così prezioso.