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Associazione Culturale “Le Muse”: appuntamento settimanale dedicato all’ “intelligenza emotiva per vivere bene”

L’associazione culturale Le Muse, questa settimana, ha dedicato un appuntamento all’Intelligenza emotiva nella vita quotidiana.

di Sebastiano Plutino

L’associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, questa settimana ha dedicato un appuntamento all’Intelligenza emotiva nella vita quotidiana.

In apertura di manifestazione il presidente Muse Giuseppe Livoti ha ribadito che oggi come oggi è utile approfondire il concetto di intelligenza emotiva poiché pone l’uomo alla ricerca della consapevolezza di sé, della gestione delle proprie emozioni, motivando se stessi così come ricorda lo schema del Goleman.

La conversazione rientrava nelle attività della Sezione Muse Area Medico Scientifica con la sua delegata dott.ssa Stefania Isola che, introducendo l’argomento si è soffermata sul ruolo del fare cultura scientifica oggi nel mondo dell’associazionismo. Dobbiamo discutere di tanti argomenti utili alla collettività e per il bene comune. Chi pratica la professione medica ha chiarito la Isola, deve entrare in empatia col il malato; oggi esistono anche problematiche di tipo sociale che attestano come la società è malata, frantumata. Abbiamo perso consapevolezza che la ricerca ha da una parte aiutato la società ma ha creato una mancanza di supporti umani, sociali, utili a gestire la vita di ogni giorno.

La dott.ssa Elettra Smorto nella qualità di psicologa sin da subito ha specificato che l’intelligenza emotiva è una componente fondamentale della nostra vita. Essa è stata ampiamente trattata da Daniel Goleman psicologo e studioso statunitense, il quale ha attribuito alla intelligenza emotiva l80% di capacità nella azione decisionale di ognuno di noi. L’intelligenza emotiva ha ribadito la Smorto, è la capacità di riconoscere e di identificare e di gestire le proprie emozioni quelle degli altri allo scopo di raggiungere determinati obiettivi. Studi scientifici approfonditi hanno dimostrato che l’intelligenza emotiva rappresenta la miscela di diversi fattori quali: l’autocontrollo, la motivazione, l’empatia e la consapevolezza. L’intelligenza emotiva riveste un ruolo determinante anche nella gestione salutare in merito al diabete più volte scatenato da stress emotivi con episodi di ipo o iperglicemia. Colui il quale gode di un buon grado di intelligenza emotiva riesce ad ottenere il successo degli obiettivi che si prefigge di raggiungere. Ognuno di noi può migliorare la propria intelligenza emotiva attraverso diverse strategie di miglioramento della vita quotidiana personale. Rimane ancora un argomento scientifico di grande interesse e Daniel Goleman con il suo trattato sull’intelligenza emotiva mette in risalto le peculiarità di questa nostra insita capacità intellettiva. Oggi più che mai ha continuato Salvatore Borrelli, medico esiste la fisiologia del benessere fedele al suo assioma: conoscere per capire, correggerci per crescere, ed essa permette di fluire nell’alveo del benessere , senza tracimare nella sofferenza. La fisiologia del benessere, studia, spiega, cura e rafforza la persona umana e le sue scelte.

La tematica per il dottore Gabriele Quattrone primario della divisione di neurologia del Policlinico Madonna della Consolazione di Rc torna utile, oggi come oggi,  a gestire la vita nel quotidiano, poiché per “intelligenza emotiva” si intende la capacità di comprendere, utilizzare e gestire le proprie emozioni in modi positivi per alleviare lo stress, comunicare in modo efficace, entrare in empatia con gli altri, superare le sfide e disinnescare i conflitti. In termini pratici, questo significa essere consapevoli che le emozioni possono guidare il nostro comportamento e avere un impatto sulle persone e imparare a gestire quelle emozioni, sia le nostre che quelle degli altri. Noi cresciamo anche grazie a scambi emozionali ed anche perché siamo imperfetti. Prima di poter sviluppare l’intelligenza emotiva, è quindi necessario avere una buona capacità di mentalizzazione, cioè di concepire noi stessi e gli altri come aventi degli stati mentali. Alcuni studi sull’intelligenza emotiva suggeriscono che possa essere appresa e rafforzata, mentre altri sostengono che sia una caratteristica innata. Motivare se stessi è essenziale anche per concentrare l’attenzione e mantenere la motivazione nel perseguimento di un obiettivo.

 

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