Un Cineteatro Metropolitano gremito, quello di sabato, in occasione dell’Assemblea Pubblica, organizzata dal Circolo eggio Sud che ha avuto come relatori Grazia Milardi e Santo Gioffrè, moderati dal fondatore del circolo ed ex Assessore Demetrio Delfino. Il grande assente giustificato dell’evento è l’ex Sindaco d Riace, Domenico Lucano, elemento di spicco della giornata fino a qualche giorno prima dell’annuncio della sua candidatura alle Elezioni Europee per Allenza Verdi Sinistra.
Segnale che trasmette il messaggio di un NO coeso ed unitario all’Autonomia differenziata e che pone l’intento quello di lanciare appello alla Sinistra calabrese, affinchè si amalgami e lasci alle spalle le divisioni e si ricompatti col fine di contrastare una Riforma che spacca in due il Paese e che aumenta il gap delle diseguaglianze tra Nord e Sud.
Discussione articolata e partecipata, non la consueta conferenza, arricchita da preziosi interventi di cittadini presenti nutrita, associazioni, sindacati ed amministratori, tutti in un unico coro unanime volto con forza ed apprensione a dire No alla Riforma Calderoli. Parola d’ordine: “Resistenza”, Santo Gioffrè usa proprio questo termine per spronare i presenti e calabresi a far leva sulle proprie forze e compattarsi.
L’ex Assessore del Comune, Delfino, lancia un appello a tutte le forze della Sinistra, affichè metta da parte le frizioni di partito e, facendo leva sulle sue similitudini, faccia fronte comune in questa battaglia. Non è più tempo delle divisioni: il provvedimento avrebbe importanti ripercussioni sul lungo termine. C’è in gioco il futuro del territorio e della propria gente. L’organizzazione dei servizi essenziali, della Sanità e tanto altro. Per Delfino, il popolo calabrese unito può incidere sulle questioni politiche che lo investono. Successivamente ha proposto la nascita di un coordinamento unico di cittadini ed associazioni per stabilire azioni e iniziative per contrastare l’approvazione della legge. Nel corso dell’assemblea è stato infine redatto e approvato un documento da presentare al governatore Occhiuto e agli esponenti politici calabresi in Parlamento, nel quale verrà avanzata la richiesta, inoltre di slegare il finanziamento dei lep da costi e fabbisogni.
Grazia Milardi espone un resoconto sui punti chiave, critici, della Riforma che stravolgerà il titolo V della Carta Costituzionale. Sulle conseguenze della stessa è intervenuto anche Giovanni Milana, segretario provinciale dei Socialisti, incentrando il suo intervento sui livelli essenziali di assistenza (lep) la trappola tra spesa storica e fabbisogni standard.
Iter della Riforma della Riforma e prospettiva di approvazione nel breve termine ha spostato l’organizzazione del fronte del No verso il progetto del referendum abrogativo a posteriori, tuttavia De Felice (Cgil) sottolinea i dubbi marcando che l’autonomia, comprendendo il bilancio, potrebbe rientrare tra le materie costituzionalmente escluse. Punto che anche Gioffrè critica con forza, esponendo che la legge mira a distruggere l’economia del sud, mantenendo il tenore di vita del Settentrione, ideatore arrogante della legge.