Statale 106 jonica relegata, negli anni, nell’ombra del disinteresse mediatico e politico. Il Senatore Ernesto Rapani non esita a denunciare ciò che definisce un “terrorismo mediatico” intorno alla 106, sottolineando l’importanza di un’informazione accurata e trasparente per comprendere appieno la complessità e l’urgenza di tale infrastruttura. È un richiamo necessario, un grido che emerge dopo anni di silenzio e inerzia da parte delle istituzioni e dei media. Il Senatore porta alla luce il fatto che la storia della 106 è una storia di ritardi e promesse non mantenute. Basti pensare che il progetto del terzo megalotto Roseto-Sibari è stato avviato nel lontano 2001, e oggi, nel 2024, siamo ancora lontani dall’aver completato l’opera. Ventitré anni di attesa, durante i quali il Sud è rimasto isolato, privo di quelle infrastrutture indispensabili per il suo sviluppo economico e sociale. Ma finalmente, come sottolinea il parlamentare, sembra che qualcosa stia cambiando. Il Governo Meloni ha previsto tre miliardi di euro nella finanziaria del 2022 per la realizzazione della 106, un segnale che finalmente si sta dando priorità a un’opera tanto attesa e tanto necessaria. Questi fondi saranno destinati alla realizzazione dei tratti che vanno da Sibari a Corigliano-Rossano (zona Coserie) e da Crotone a Catanzaro, tratti che sono già in fase di valutazione ambientale. Una volta ottenuta l’autorizzazione, si potrà procedere con la convocazione della conferenza dei servizi per l’approvazione definitiva e, poi, alla gara per l’aggiudicazione dei lavori. Ma non è tutto. Rapani sottolinea anche l’importanza del collegamento mancante da Rossano a Crotone, una parte fondamentale della 106 che deve ancora essere completata. Anche per questo tratto, fortunatamente, si è avuta la copertura finanziaria necessaria per la progettazione, e si è già quantificato l’importo per la sua realizzazione: quattro miliardi e mezzo di euro. Questo è un segnale positivo, un segno che finalmente si sta agendo con determinazione per completare un’opera fondamentale per lo sviluppo del Sud Italia. Rapani si dice fiducioso che entro il 2024 si troverà la copertura finanziaria necessaria per questo tratto mancante, e che nel 2025, contemporaneamente ai lavori sugli altri tratti, si potrà finalmente procedere con l’appalto. Ora più che mai, è necessario agire con determinazione e trasparenza per portare a termine questa importante missione.