8 tifosi del Catanzaro calcio sono stati arrestati e posti ai domiciliari dalla Polizia in relazione agli incidenti scoppiati domenica scorsa dopo il derby calcistico col Cosenza.
Gli arresti sono stati eseguiti, in flagranza differita, dalla Squadra mobile e dalla Digos di Cosenza, in collaborazione con la Questura di Catanzaro e con il coordinamento delle Procure della Repubblica delle due città.
Tra i reati contestati, lesioni aggravate, in relazione alle ferite riportate dagli agenti intervenuti; devastazione e saccheggio, violenza privata, danneggiamento e lancio di oggetti atti ad offendere.
Tra gli otto arrestati c’é anche il tifoso del Catanzaro che era stato fermato subito dopo gli scontri e portato in Questura. Gli arresti sono stati eseguiti sulla base delle risultanze delle indagini che hanno portato all’identificazione da parte della Polizia scientifica della Questura di Cosenza dei tifosi del Catanzaro coinvolti negli incidenti. Identificazione basata sull’esame delle immagini registrate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza. Agli arrestati vengono contestati anche i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lancio di materiale pirotecnico e porto di armi e materiale atto ad offendere. Le indagini della polizia proseguono per ricostruire in ogni dettaglio la dinamica degli incidenti ed identificare tutti i tifosi coinvolti.
Sindaco, troppe cose non hanno funzionato dopo Cosenza-Catanzaro
“Ci sono troppi buchi neri nella gestione delle tifoserie nel derby, troppe cose che non hanno funzionato, troppe carenze nei sistemi di prevenzione.
Così non va. Ho sentito il sottosegretario agli interni, Wanda Ferro, di cui conosco serietà, correttezza e sensibilità, per esprimerle la mia preoccupazione e i miei dubbi. Penso, innanzitutto, che sia necessario ricostruire la dinamica degli incidenti, ma soprattutto individuare le falle nel sistema”. Lo afferma il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, in relazione agli incidenti che hanno fatto seguito al derby di serie B Cosenza-Catanzaro.
“Nessuna intenzione da parte mia di giustificare chi commette reati – prosegue – ma non posso girarmi dall’altra parte quando viene messa in discussione l’immagine e la reputazione della mia città e della nostra tifoseria. Gli incidenti potevano e dovevano essere evitati, anche perché la rivalità tra le due tifoserie non è cosa nuova. Vengano, pertanto, ricostruiti in maniera seria ed equilibrata anche i vari passaggi della gestione dell’ordine pubblico, perché questo è utile per ristabilire la verità ed evitare che, in futuro, possano verificarsi nuovi deprecabili episodi di violenza”.
“La repressione, pure necessaria – conclude Fiorita – non risolve il problema. Il Catanzaro è seguito da decine di migliaia di tifosi in Calabria e in tante città del centro nord e, perfino, all’estero. La loro passione non merita di essere offuscata e io farò di tutto perché ciò non avvenga. Io non rinuncio al sogno di una regione unita attorno al suo Capoluogo e sono certo che, nelle prossime ore, con il sindaco di Cosenza Franz Caruso troveremo assieme il modo di condannare le violenze e di riaffermare la fratellanza tra due città civili, colte e democratiche e che assieme dovranno marciare per una Calabria migliore”.