Due nuovi presìdi Slow Food: “Pruna di frati” di Terranova e “Piparelle” di Villa San Giovanni, sono stati presentati a Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Si tratta di due prodotti gastronomici identitari del territorio reggino, maggiormente salvaguardati e valorizzati grazie all’impegno dell’Ente, promotore istituzionale che ha affiancato i produttori coinvolti da Slow Food.
In Calabria, è stato detto, sono attivi 12 Presìdi Slow Food, di questi cinque sono presenti nell’area metropolitana reggina, si tratta dell’arancia Belladonna di Villa San Giuseppe, il Caciocavallo di Ciminà, il capicollo Azeanca grecanico e gli ultimi due ingressi: Piparelle e Pruna di frati, che raggruppano complessivamente 25 produttori.
L’impegno di Palazzo Alvaro si è profuso per un’attenzione particolare e tutela delle produzioni tipiche che rischiavano di scomparire. L’ affiancamento a Slow Food ha garantito di poterli valorizzare al meglio, sposando i principi etici dei Presìdi.
Nel salutare i presenti il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà ha ringraziato il consigliere Giordano “per la passione e l’impegno che ha dimostrato nel portare avanti questi percorsi di tutela e valorizzazione di produzioni di pregio dell’area”. E’ importante evidenziare – ha aggiunto – che chi investe sul territorio non si senta solo dal punto di vista istituzionale. Questi riconoscimenti sono solo un primo passo per la Metrocity -ha concluso Falcomatà – con l’ auspicio che dalla Regione Calabria arrivino presto le deleghe necessarie per poter programmare ulteriori interventi in questo ambito”.
“Con Slow Food è nata una sinergia che sta dando dei frutti importanti – ha detto il consigliere Giordano – il percorso che abbiamo già inaugurato col presidio dell’arancia Belladonna è proseguito con la prugna di Terranova e le Piparelle di Villa San Giovanni. Si è lavorato sulla qualità offrendo come Ente metropolitano un ruolo di garante istituzionale, che non si limita solo ad investire risorse. Salvaguardare le produzioni di nicchia – ha concluso – significa contribuire a dare sviluppo all’economia locale metropolitana”.
“Altre due eccellenze del nostro territorio entrano nella rete Slow Food – ha poi evidenziato il vicesindaco Versace – è una bella pagina di impegno istituzionale anche perchè tuteliamo l’identità delle nostre produzioni, con l’ auspicio che possano incontrare sempre di più maggiore interesse nei mercati nazionale ed internazionale. Si conclude la prima tappa di un percorso importante – ha aggiunto il vicesindaco – e speriamo che con l’acquisizione anche delle funzioni della Città metropolitana si possa perfezionare sempre di più questo progetto di vicinanza accanto al settore produttivo agricolo”.