È inaccettabile che dopo anni di promesse non mantenute, la città di Reggio Calabria continua a ignorare le richieste di giustizia e riconoscimento per le vittime dell’amianto.
Nel 2018, l’Osservatorio Nazionale Amianto ha avanzato una proposta chiara: dedicare una via alle vite spezzate da questa tragedia silenziosa, ma ci troviamo nel 2024 e nulla è stato fatto, nessuna targa, nessuna cerimonia e nessun segno di rispetto nonostante l’altissimo tributo che la nostra città ha pagato e continua a pagare.
Eppure, l’indifferenza non si ferma qui. L’amministrazione comunale pro-tempore non solo trascura il dovere della memoria, ma anche quello della sicurezza.
Nonostante l’opportunità di finanziamenti regionali per la bonifica dell’amianto, Reggio Calabria è rimasta immobile.
Nessuna azione è stata intrapresa per eliminare questa minaccia dalla nostra città, lasciando i cittadini a convivere con il rischio ogni giorno.
Questo non è solo un fallimento burocratico, è un fallimento della tutela della salute dei cittadini ed è un fallimento morale.
Ogni giorno che passa senza un’azione concreta è un insulto alla memoria di coloro che hanno sofferto nell’ombra e nell’indifferenza.
Non possiamo permettere che questo capitolo oscuro della nostra storia venga cancellato o ignorato.
Chiedo alle autorità cittadine: dove è il vostro senso di responsabilità? Dove è la vostra compassione?
È tempo di agire, di fare ciò che è giusto senza attendere.
Reggio Calabria deve onorare le sue promesse e le sue vittime.
L’amministrazione deve svegliarsi dal suo letargo e ascoltare le voci di chi chiede giustizia, non domani, non “in futuro”, ma ora.