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Cinquefrondi: impronta importante dell’amministrazione comunale

Un'impronta decisa quella che l’Amministrazione Comunale ha voluto tracciare il sottotesto delle forti convinzioni portate avanti.

di Filippo Francesco Idone

Non una memoria che passa solo per il giorno 21 del mese di Marzo, ma un presidio costante che vogliamo portare avanti scrivendo regole, per quel che ci compete, e cercando una collaborazione con chi come noi lotta, in ogni modo, in ogni momento e con ogni atto contro questo strapotere che ancora esiste e che diventa sempre più invasivo” è con queste parole che il Presidente del Consiglio Comunale Fausto Cordiano presenta e apre il dibattito nella giornata del 21 Marzo 2024 a Cinquefrondi. Un’impronta decisa quella che l’Amministrazione Comunale ha voluto tracciare, senza lasciare niente al caso con chiarezza e trasparenza quali sottotesto delle forti convinzioni portate avanti.

Con un unico obiettivo che è quello di promuovere uno stile di vita che dica no a tutte le mafie. Un prezioso contributo al dibattito è stato portato da Giovanni Laruffa, rappresentante dell’Associazione Piana Libera di Polistena che ha reso sentita ed emozionante testimonianza della propria esperienza personale di vittima della mafia. Importante e molto seguito l’intervento del Comandante Claudio Tommasini, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Cinquefrondi, il quale ha ribadito la vicinanza delle forze dell’ordine a tutti i cittadini che intendono vivere liberamente senza alcun condizionamento. Due persone che, da postazione diverse hanno scelto di seguire la strada giusta che di certo non è quella più forte. Molto incisive le conclusioni del Sindaco Michele Conia che ricorda come le vittime di mafia fossero e sono madri, padri, figli… Semplicemente persone a cui è stata negata la possibilità di scelta. La mafia è quella che vorrebbe decidere delle nostre vite ma, come grida forte questo il Sindaco Conia, non bisogna aver paura. Il 21 Marzo a Cinquefrondi si è percorsa la strada del coraggio e della memoria. Il dibattito libero, l’esposizione di manifesti antimafia lungo la via principale, la presenza di tantissimi cittadini e le parole ascoltate sono un segnale forte ed inequivocabile e Cinquefrondi ha scelto la strada dei diritti, della libertà e dell’uguaglianza.

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