In questi giorni sono stati distrutti i due cartelli nella piazza adottata e faticosamente gestita dal comitato Ferrovieri Pescatori. Se qualche tempo fa avremmo chiuso così, liquidando una notizia talmente all’ordine del giorno da diventare banale per una città come Reggio Calabria.
Ma Reggio è una città?
Città, civitatem, polis ovvero “l’insieme dei cittadini”
Come Comitato di quartiere in questi mesi, episodi sporadici a parte, abbiamo imparato amaramente a conoscere una categoria di persone che risponde solo alla regola del’IO e che calpesta ogni regola sociale e del vivere insieme.
La tristezza non viene certo da due cartelli buttati giù, anche se valgono più dei vandali protagonisti di questa azione, ma colpisce il fatto che i pochi spazi curati di questa urbs (insieme di edifici e infrastrutture) siano bersaglio di tali atti.
L’impegno e il tempo dedicato al Comitato non è palestra per il nostro ego personale, né tantomeno vuole e deve essere un atto eroico.
Chi ogni giorno si batte per segnalare, pulire, proporre, valorizzare lo fa nel più puro spirito di collaborazione e nell’interesse della collettività.
La stessa collettività che pur abitando intorno alla piazzetta, per anni se ne è disinteressata, facendola diventare una discarica, la stessa collettività che quotidianamente rende le nostre vie immondezzaio, che gioca a pallone sulle giostrine dei bimbi e schiamazza nottetempo, la stessa collettività che occupa abusivamente spazi pubblici e calpesta il codice della strada.
Viene quasi da chiedersi: ne vale la pena? Sembra quasi che voler rendere questa urbs una città dia fastidio, tolga comodità (anche se sono comodità illegali) e che questa massa di individui si trovi a proprio agio fra la mondezza.
E noi diciamo si, vale la pena! Perché siamo sicuri che la maggioranza dei residenti non sia così. Qualcuno è scoraggiato, e qualcuno soffre di ignavia, che non è il minore dei mali, ma è ancora curabile.
Chiediamo a tutti i cittadini che si ritengono tali, a chi ancora, come noi, rispetta le regole e il vivere in comunità, di alzare la voce, di imparare a tutelare il quartiere, di smarcarsi da questo comportamento indifferente e di partecipare attivamente perché il quartiere appartiene a tutti noi. Se no
Nel frattempo proprio perché crediamo che questa sia ancora un città con delle regole e delle leggi, è stata fatta denuncia contro ignoti alle autorità.
Denuncia che si aggiunge all’esposto già presentato alla magistratura per le varie criticità del quartiere, agli articoli di denuncia pubblicati da varie testate giornalistiche e alle segnalazioni agli uffici competenti.