Ha avuto un significato, personale e politico, in più la partecipazione dell’assessore alla Legalità, Massimo Grimaldi, alla manifestazione di Libera svoltasi ieri a Roma, essendo l’amministratore anche figlio di una vittima di mafia ed avendo preparato, per martedì prossimo, il bis in città della Giornata nazionale della Memoria e del Ricordo.
Una adesione nella doppia veste, in rappresentanza del Comune e di un dolore familiare che l’assessore da tempo socializza nei suoi interventi pubblici, che l’Amministrazione comunale riaccenderà il 26 marzo coinvolgendo le scuole e le associazioni cittadine, in un appuntamento che per il secondo anno prevede un raduno nella Villa Fava.
«Era sentito e doveroso che io andassi anche quest’anno alla Giornata di Libera – commenta l’assessore Grimaldi – riconoscendo all’associazione fondata da don Ciotti il grande merito di tenere alta l’attenzione, oltre che sulla memoria di chi non c’è più, anche intorno alla responsabilità che i cittadini e gli enti hanno nel contrasto all’incultura mafiosa. Ho sfilato, insieme all’associazione Piana Libera e agli altri amministratori, anche per confermare l’impegno quotidiano che il nostro Comune assicura per la trasparenza e per il dialogo continuo con le scuole, vere e proprie palestre di una educazione civica fondata sulla libertà e sulla partecipazione che assieme alle famiglie dobbiamo garantire».
Proprio ispirata a questi valori inclusivi è la manifestazione taurianovese che l’assessore ha voluto, di concerto con il sindaco Roy Biasi. Il raduno è previsto alle 9 a piazza Italia, da dove si snoderà un corteo, con le scolaresche e amministratori di altri centri della Piana di Gioia Tauro, alla volta di Villa Fava. Qui sono previsti nella mattinata gli interventi, coordinati dalla giornalista Nadia Macrì, del vescovo Giuseppe Alberti, del coordinatore di Libera don Piano Demasi. Grimaldi, che sarà affiancato dall’assessore alla Pubblica istruzione, Angela Crea – essendo assente per motivi personali il sindaco – ha voluto coinvolgere nel messaggio da trasmettere alle giovani generazioni i familiari di vittime che fanno capo a Piana Libera, ma anche Antonino Carlo Fazio, anima dell’associazione che porta il nome del compianto colonnello dei Carabinieri, Cosimo Fazio, suo padre e a lungo a capo della Compagnia dell’Arma che ha sede proprio in città, nonché Carmela Ferro e Ilaria Bottiglieri, rispettivamente fidanzata e pronipote di Giuseppe Valerioti, ucciso dalla ndrangheta nel 1980. La manifestazione, che conta anche sul patrocinio della Consulta delle associazioni, nonché degli Istituti comprensivi Monteleone-Pascoli e Sofia Alessio- Contestabile, e dell’Iss Gemelli Careri, verrà conclusa dalla musica dei Mixed Legrille.