Torniamo a fare sentire la nostra voce per rappresentare purtroppo un infelice episodio ma che auspichiamo possa servire a fare riflettere maggiormente la parte sana del popolo reggino.
In particolare, facciamo riferimento a quanto accaduto nei giorni scorsi nel Rione Ferrovieri-Pescatori, dove l’impegno di un gruppo virtuoso di residenti, sempre più numerosi, ha subito una mortificazione ad opera di stupidi ignoti.
Prima di entrare nei dettagli occorre premettere che da circa 5 anni nel sopraindicato rione si è costituito il Comitato di quartiere Ferrovieri-Pescatori, il quale a sua volta, insieme ad altri Comitati hanno formato la Rete dei Comitati del Comune di Reggio Calabria, che oggi comprende 18 Comitati di quartiere.
Il ruolo dei Comitati di quartiere, riconosciuto dalla vigente normativa, è quello di valorizzare il territorio di appartenenza, non solo cercando di risolvere eventuali disservizi ma anche promuovendo pratiche virtuose e progetti di sviluppo delle aree ubicate nei rispettivi quartieri.
In questi anni si è anche portato avanti un importante progetto di interesse generale, dietro una iniziale petizione popolare ed un disegno di regolamento comunale, che consiste nel riconoscimento dei Comitati di quartiere come interlocutori ufficiali dell’Amministrazione comunale nell’ambito della gestione del territorio e delle relative risorse pubbliche.
Un percorso molto travagliato ma che ha visto recentemente degli importanti sviluppi, tanto che l’attuale sindaco in carica ha sottoscritto un protocollo con tre impegni ufficiali, di cui uno, che consiste nel coinvolgimento dei dirigenti comunali per facilitare la collaborazione con i comitati di quartiere, ha visto attuazione attraverso un atto di indirizzo del sindaco.
Manca l’attuazione degli altri due fondamentali impegni che da anni si cerca di portare a termine, ossia la delibera finale della commissione lavori e la successiva delibera finale del Consiglio Comunale per l’emanazione del tanto dibattuto regolamento comunale sui Comitati di quartiere.
Premesso ciò, torniamo a quanto accaduto nel Rione Ferrovieri-Pescatori, dove i cittadini facenti parte del Comitato di quartiere, tra le varie azioni di valorizzazione del territorio, hanno chiesto ed ottenuto da un paio d’anni l’adozione della Piazzetta di Viale Galileo Galilei.
Quest’ultima area, dopo anni di abbandono ed incuria, grazie alle attività certosine dei componenti del comitato, ha avuto una rinascita, abbellita non solo dalla manutenzione quotidiana ma anche dalla collocazione di piante e manufatti artistici, finanche una biblioteca solidale. Insomma la piazzetta di Viale Galileo Galilei stava diventando un fiore all’occhiello per il quartiere, almeno fino a pochi giorni or sono, quando degli ignobili individui, ancora non identificati, hanno preso di mira i cartelli configurativi del comitato di quartiere, collocati previa convenzione con l’amministrazione comunale, riducendoli in brandelli.
Non un semplice atto vandalico verso un bene immateriale ma un atto di violenza verso un simbolo rappresentativo della rinascita di un luogo, non sola estetica, ma soprattutto culturale.
Oggi pertanto nasce spontaneo chiedersi a chi ha dato fastidio l’opera virtuosa del Comitato di quartiere Ferrovieri-Pescatori, i cui rappresentanti hanno comunque sporto doverosa denuncia verso il vile gesto.
Ma la stessa attenzione va dedicata anche agli altri cittadini che in altre zone della città dedicano gratuitamente il proprio tempo per restituire decoro al luogo di residenza.
Non è la prima volta che ci ritroviamo di fronte a questi gesti ignobili, opera di individui probabilmente incapaci di effettuare ragionamenti compiuti ed evoluti, viceversa non cercherebbero di pregiudicare il luogo dove essi stessi ed i loro familiari vivono.
Comunque sia, non ci siamo fermati e non ci fermeremo nel percorso di sviluppo della nostra città, un percorso anzitutto culturale, poiché è necessario che sempre più reggini capiscano che casa propria non finisce dove si trova la porta di ingresso, viceversa solo attraverso un disinteressato spirito di collaborazione il nostro territorio potrà esprimere le enormi potenzialità latenti.
Piena quindi solidarietà al Comitato di quartiere Ferrovieri-Pescatori ma anche agli altri concittadini che in egual modo si spendono per il proprio territorio con disinteressato amore, i quali non sono e non saranno mai soli in questo percorso.
Al contempo auspichiamo che quest’ultimo episodio possa servire da monito per un maggiore impegno dei rappresentanti istituzionali ed in particolare da parte di coloro che sono responsabili per la conclusione dell’iter di riconoscimento dei Comitati di quartiere, affinché un attacco nei confronti di queste formazioni sociali diventi un affronto alle stesse istituzioni, di cui necessita una maggiore presenza a tutela del territorio.