Torna l’appuntamento degli “Avvisi ai naviganti”, organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà”, contenitore informativo, tradotto in video, recanti comunicati, notizie e momenti di riflessione a cura del Circolo Culturale “L’Agorà”.
Tale nuovo percorso divulgativo trasformerà in immagini in movimento, video, gli argomenti trattati dal sodalizio culturale reggino, riprendendo così in modo dinamico le attività e le proposte del Circolo Culturale “L’Agorà”. Il nuovo appuntamento ha come tema “In ricordo dei cinque calabresi vittime delle Fosse Ardeatine”. 80 anni fa, in Roma, avveniva l’eccidio di 335 tra civili e militari, a seguito dell’attentato dinamitardo, da parte dei Gap capitolini (Gruppi di Azione Patriottica), del 23 marzo del 1944 nel rione Trevi, in via Rasella, nei confronti di un reparto militare, composto da reclute altoatesine. Ciò causò la morte di 35 militari e 2 civili, mentre i feriti furono 53 militari ed 11 civili. Il 24 marzo,,senza nessun preavviso, seguì la rappresaglia tedesca, consumata con l’eccidio delle Fosse Ardeatine, in cui furono uccisi 335 prigionieri completamente estranei all’azione gappista, tra cui dieci civili rastrellati nelle vicinanze. Tra i resti, di quei corpi, ammassati nelle gallerie di quelle cave di tufo, vi erano anche quelli di cinque calabresi: Donato Bendicenti, avvocato e militante comunista classe 1907 di Rogliano, Francesco Bucciano, impiegato e militante del Movimento Comunista Italiani classe 1894 di Castrovillari, Paolo Frascà, impiegato e componente del Comitato Nazionale di Liberazione classe 1898 di Gerace Superiore nel Reggino, Peppe Lo Presti classe 1919, militante socialista nato da genitori palmesi (Antonino Lo Presti e Augusta Marchetti) emigrati nella Capitale, e Giovanni Vercillo, funzionario della Corte dei Conti classe 1908 di Catanzaro.Forse sarebbe opportuno, doveroso, che in riva allo Stretto, istituzioni, comitati, si ricordassero anche di loro nella giornata del ricordo, quello riportata sul calendario istituzionale del 24 marzo. Tanto dovevamo per fatto di onestà nei confronti di tutti i reggini caduti, ripetesi, solo per la loro diversità storico-politica. T
enuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da mercoledì 27 marzo.