Funerali in forma privata, all’alba e senza corteo, per il boss della ‘ndrangheta cosentina Ettore Lanzino, morto ieri all’età di 69 anni a causa di un infarto nel carcere di Parma, dov’era detenuto in regime di 41bis dopo la condanna definitiva nel 2016 nel processo “Terminator”
A disporli, per motivi di ordine pubblico, è stato il questore di Cosenza, Giuseppe Cannizzaro.
Lanzino era cardiopatico e aveva già avuto un infarto alcuni anni fa quando era detenuto nel carcere di Sassari.
Le esequie saranno celebrate nella chiesa del cimitero di Cosenza.
Dopodiché il feretro sarà tumulato nella cappella di famiglia. La salma di Lanzino arriverà nella notte da Parma.