La Fondazione Italo Falcomatà comunica con immenso dolore la scomparsa della sua Presidente, la professoressa Rosa Neto Falcomatà.
Rosetta, così come era conosciuta da tutti, ha dedicato la sua vita allo studio, all’educazione delle giovani generazioni e agli altri. Sin da ragazza quando pur accudendo al padre, colpito giovanissimo da una grave malattia, si è fatta avanti nella società con le sue sole forze, riuscendo a diventare ancora ragazza docente di lettere all’istituto industriale Vallauri e poi di latino e greco al Liceo Classico Tommaso Campanella da cui ha dato un contributo alla crescita culturale della città.
Alla scuola ed agli studenti ha fornito una competenza straordinaria, formandoli ed educandoli alla vita con un affetto smisurato. Ha dedicato loro il suo tempo personale oltre gli orari scolastici, aiutando i meno fortunati e coinvolgendo al Liceo Campanella intere classi nella cultura del teatro antico, appassionandoli con l’allestimento delle tragedie greche.
Appassionata grecista, ha aggiornato il testo di grammatica ed esercizi del compianto prof. Carmelo Restifo che era stato il suo mentore, per trasmettere l’amore verso la cultura classica, come il passaggio di una testimonianza identitaria preziosa da tramandare alle nuove generazioni.
Il suo cammino di formatrice si è indissolubilmente intrecciato con quello del suo compagno di una vita, Italo Falcomatà, con il quale ha condiviso la passione per il bene comune, l’attenzione verso gli ultimi e i meno fortunati. Dopo la prematura scomparsa di Italo, Rosa ha voluto con rara lucidità e dedizione la nascita della Fondazione che ha custodito la memoria della primavera di Reggio, realizzando nel sociale e per la ricerca, ancora al servizio della città, tante opere ed iniziative meritorie e coinvolgenti.
Era instancabile e dotata di un carattere pugnace ma generoso, appassionato e umile, mai insensibile e sempre pronto a spendersi per gli altri e per le buone cause. I prestigiosi riconoscimenti ricevuti dalle autorità civili per la sua vita di insegnante e per l’impegno di presidente della Fondazione l’hanno sempre vista procedere grata ma disinteressata e con sempre maggiore umiltà ed esclusivamente con l’orgoglio di servire.
Per la sua umanità e cordialità verso tutti è sempre stata amata e rispettata e lascia un vuoto enorme nel cuore di chi l’ha conosciuta ma insieme una memoria da offrire ancora alle nuove generazioni.
La Fondazione e la famiglia ringraziano i medici ed il personale sanitario dei reparti di Ematologia, Anestesia e Rianimazione del Gom di Reggio Calabria, del Policlinico Madonna della Consolazione e i volontari dell’Ail.