“Vergari day” sabato e domenica scorsi a Mesoraca.
E’ stata una ‘due giorni’ ad alto tasso di entusiasmo e partecipazione, quella organizzata nella cittadina del crotonese per celebrare il primo anniversario dell’istituzione della “Riserva naturale regionale del Vergari”.
In prima linea a dare risalto all’appuntamento, il direttore della “Riserva”, Emiliano Cistaro, architetto, visceralmente legato al proprio territorio, e il coordinatore scientifico dell’area protetta, l’etnobotanico Carmine Lupia assieme ai componenti dell‘associazione “La Maruca” e a un gruppo di altre realtà locali, con la collaborazione del Comune, in testa il sindaco Annibale Parise, e con la collaborazione preziosa degli studenti, diventati per l’occasione guide turistiche, dell‘Istituto comprensivo “Moro- Lamanna“ e dei licei “Raffaele Lombardi Satriani“ di Mesoraca e “Diodato Borrelli” di Crotone.
Inaugurazioni, conferenze, visite guidate alla scoperta della natura all’interno dell’area che si estende a monte del centro abitato, esibizioni di artisti e musicisti e tanto buon cibo nel giardino del Santuario del SS Hecce Homo, hanno caratterizzato così l’intero week end baciato dal sole e da temperature ben oltre le medie del periodo.
Dall’insieme degli sforzi dei vari soggetti coinvolti, e grazie alla grande partecipazione dei cittadini, è venuto fuori, nell’arco di due giorni, un grande momento di valorizzazione culturale del territorio e delle sue molteplici ricchezze e potenzialità. A partire dal convegno sulle potenzialità, enormi ma ancora inespresse, della manna e del mastice, moderato da Anna Misuraca, presidente dell’associazione “Le Città Visibili” di Lamezia Terme, che ha visto come relatori oltre a Carmine Lupia anche Giancarlo Statti, professore ordinario di Biologia farmaceutica dell’Università della Calabria e Giovanni Canora, dietista e Co-Founder Unesco Chair Salerno alle visite guidate lungo l’appena inaugurato percorso Carrozzella.
Spazio anche al trekking urbano alla scoperta di chiese come quella straordinaria del Ritiro con i suoi splendidi affreschi, ma anche la chiesa dell’Annunziata, la chiesa della Santissima Purificazione fino al Convento del Ss Hecce Homo scrigno di spiritualità dove è esposta la veneratissima statua del corpo flagellato e sofferente di Cristo, opera di Fra Umile Pintorno da Petralia, ma anche con puntate ai monumenti, alle tracce architettoniche del tessuto urbano di Mesoraca come il residuo bastione nella parte alta del paese. Senza nulla togliere alla finestra sull’archeologia mesorachese curata all’interno della Casa della Cultura da Francesco Cuteri.
La Terrazza all’interno del Santuario del SS Ecce Homo ha ospitato il pranzo con le pietanze preparate sotto la sapiente regia del padre guardiano Francesco Bramuglia e completato con un percorso gastronomici tra gli stand di aziende come Mulinum, Amaro Milone, Salumificio Lavigna, Azienda agricola Malaspina, Agricoltura Bio Tesoriere e azienda agricola Brittelli, Caseificio Mosca, Miele Lucanto e Caffè Montano.