Home » Ponte sullo Stretto, Salini: “Possibili cantieri entro l’estate”

Ponte sullo Stretto, Salini: “Possibili cantieri entro l’estate”

"Fondamentale approfondimento", ribatte la Sindaca di Villa S.G, Caminiti. Rete No Ponte organizza manifestazione per il 25 maggio

di Sebastiano Plutino

“Penso di sì, giustamente le tante osservazioni del Mase sul progetto bisognerà raffrontarle alle oltre 5.000 tavole che compongono il progetto, che è molto grande, sofisticato e all’avanguardia”. Così Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, risponde alla domanda se sia ancora possibile che i primi cantieri per il ponte sullo Stretto di Messina partano entro l’estate.

 “È una follia non farlo”, ha detto Salini riferendosi alle polemiche sull’opportunità di un progettodifficile, complessouna sfida dalla quale, come società, “probabilmente rimetteremo dei denari”.

Sindaco Villa S.Giovanni, sul Ponte fondamentale approfondimento

“È fondamentale per noi un approfondimento rispetto a tutte le problematiche del progetto”. Lo afferma il sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, in un documento sottoscritto insieme alla Giunta in relazione al progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.

 “Dobbiamo continuare a ricordare aggiunge il primo cittadinoche Villa San Giovanni è la città dell’impatto del ponte sul versante calabrese dello Stretto. Per cui il livello di approfondimento di cui noi abbiamo bisogno come città è massimo. Villa San Giovanni è una città che si sviluppa su una costa meravigliosa, area a vocazione turistica in cui un chilometro e mezzo è occupato dal porto storico e dagli approdi in uso alle società private di traghettamento. Una città che già solo dall’apertura del cantiere verrebbe tagliata in due. Continuiamo a sostenere, quindi, che è prioritaria la risoluzione delle interferenze perché la città non può assolutamente sopportare il cantiere. Siamo più preoccupati forse dalla cantierizzazione dell’opera che dall’opera stessa.
Per noi risoluzione delle interferenze vuol dire affrontare in maniera sistematica, innanzitutto, il problema della rete viaria, la viabilità alternativa. Già noi sopportiamo milioni di mezzi ogni anno e non possiamo anche sopportare il peso del ‘cantiere Ponte’. La nostra città rischia di scomparire sotto questo cantiere. Al netto di quelle che sono le valutazioni che abbiamo letto nelle 42 pagine di richieste di integrazione documentale dagli esperti della commissione Via del ministero dell’Ambiente, non può esserci detto: ‘stiamo valutando e stiamo approfondendo’. Noi, probabilmente perché quelle osservazioni le avevamo presentate, quelle richieste le abbiamo lette, invece, molto velocemente e dobbiamo dire che ci sono le nostre perplessità proprio sulla carenza documentale e degli studi e sullo scarso approfondimento del progetto rispetto ad uno standard definitivo”.
“Ci aspettiamo – dice ancora il sindaco Caminiti – che vengano risolte tutte le problematiche che sono state avanzate e che la conferenza istruttoria non sia solo finalizzata ad esprimere un parere in 60 giorni, ma sia veramente un luogo di approfondimento delle questioni tecniche legate a questo progetto”.

Potrebbe interessarti: