La primavera 2024 ormai volge al termine e avrebbe dovuto essere quella che doveva rappresentare un trampolino di lancio per il turismo in città grazie alla presenza della compagnia low cost irlandese al Tito Minniti. Ma, ahimè, questa amministrazione totalmente inadeguata non finisce di stupirci.
Quello che è il principale luogo attrattivo della nostra città, cioè il nostro centro storico, anziché essere pronto all’arrivo dei turisti con infopoint e bagni pubblici aperti, visite guidate per i turisti, servizio bike sharing attivo (a proposito mi chiedo cosa è successo e che fine hanno fatto le bici tristemente scomparse), pulizia spiaggia effettuata, arredi urbani decorosi ed infine un regolare servizio di erogazione idrica, compreso il funzionamento delle principali fontane nel centro città, dopo quasi un mese dall’arrivo della compagnia low cost si trova in condizioni di ritardo imbarazzanti, come d’altronde questa amministrazione negli ultimi anni ci ha tristemente abituato.
Ci ritroviamo a maggio inoltrato con ancora tutto fermo, con gli avvisi pubblici per l’aggiudicazione dei chioschi non ancora pubblicati e tutte le procedure per le assegnazioni ancora da espletare.
Così come avviene per la maggior parte delle opere pubbliche, penso ancora al Cinema Orchidea, dopo la messinscena di mesi fa, i lavori sono inesorabilmente fermi e non si vede l’ombra di un operaio. Altro che polo culturale e artistico, al momento e’ solo un cumulo di macerie, alla pari del Lido Comunale, della Torre Nervi e dell’Arena Lido, tristemente abbandonati da un Sindaco che qualche mese fa annunciava grandi trasformazioni per quell’area, deliziando la popolazione con le sue consuete passeggiate su una passerella in legno che oggi rappresenta l’emblema dell’azione amministrativa di questa maggioranza, buona solo ad annunciare progetti e grandi rivoluzioni, salvo poi lasciare tutto in stato di degrado.
Mentre viene annunciato l’ennesimo progetto di riqualificazione della Via Marina (viene da tremare solo a pensarci) ci chiediamo che fine abbiano fatto il ponte sul Calopinace, la piscina comunale, il Parco Botteghelle, la palestra di Ravagnese, il Centro sportivo di San Giovannello, l’Ex parco De Sena, il Parcheggio di Via Rausei, il Parco baden powell, il Campo Sportivo di Ciccarello e per adesso mi fermo qui per pietà. Per una primavera che va, c’è un’estate che sta per sopraggiungere. E, mentre nelle località della provincia giustamente le amministrazioni iniziano a presentare a cittadini e turisti la programmazione per la stagione estiva, qui a Reggio siamo costretti a fare i conti con la totale assenza di idee e programmazione.
La certezza è che questa stagione politica della nostra Città, ricordata per una “svolta”mai iniziata e per un terzo tempo da incubo, sia giunta ormai al termine