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Sbarre: sit in dei cittadini contro la chiusura del Centro Sociale

Presidio dei cittadini che chiedono la riapertura del Centro entro l'estate. "Apertura entro il 31? Qui c'è un solo operaio"

di Sebastiano Plutino
(Fonte “Strettoweb”) Ritorna ad essere argomento di cronaca il Centro sociale di Sbarre, struttura che ospita anziani di Reggio, interessata da lavori di ristrutturazione.
I degenti, già nelle scorse settimane, avevano fatto sentire la propria voce tramite altri sit in di protesta, a loro dire, sfrattati da una struttura che li ospita da anni, mentre dall’altra parte, il Comune di Reggio ha precisato che che il tutto si è ritenuto necessario per la realizzazione di suddetti lavori, rassicurandoli sulla consegna dello stabile entro il 31 maggio.
Ma è proprio questa scadenza che non convince gli anziani che ieri mattina sono tornati a presenziare sul cantiere dei lavori per un sit-in, esprimendo le proprie serie preoccupazioni. “Siamo venuti a vedere i lavori che si stanno svolgendo. Finora gli anziani si sono chiusi in casa, ma ora che arriva l’estate dove devono andare a sedersi? Pare che i lavori ora siano a rilento. In Commissione ci hanno detto che entro il 31 avrebbero consegnato la struttura, ma noi ci siamo preoccupati un po’ prima perché sono chiusi dal 4 marzo e ora arriva l’estate”, le parole della responsabile Annamaria Tripodi.
Sulla stessa scia, seguono quelle della signora Carmen Minuto, già responsabile:voglio ricordare che questo centro esiste dal 1993, quindi non è giusto che il lavoro svolto in questi anni venga annullato per dei lavori di ristrutturazione. Vorrei ricordare a tutti i politici di chiudere al più presto, vorremmo chiarezza sulle date di consegna. Alla riunione ci hanno promesso il 31 maggio, ma qua vediamo che c’è un solo operaio. Una persona sola non credo sia in condizione di sopperire a tutti i lavori da fare, la paura è che la scadenza dell’estate slitti“ 
Presente al sit-in il Consigliere Comunale Mario Cardia: “Questo Centro non è da considerarsi solo un edificio, ma cuore pulsante della comunità locale, un luogo di valore inestimabile per la socializzazione e il supporto agli anziani che vi partecipano attivamente Queste persone non sono meri oggetti da spostare, ma individui, a cui si deve rispetto e considerazione. 
È inconcepibile che, dopo vent’anni di dedizione e partecipazione attiva, questi anziani vengano trattati con tale disprezzo e indifferenza. Chiedo, quindi, con forza – prosegue il Consigliere Comunale – che venga ripristinata la piena operatività del Centro Sociale e che vengano prese tutte le misure necessarie per garantire agli anziani il diritto di continuare a usufruire dei servizi che il centro offre. Il loro benessere deve essere la nostra priorità assoluta, esattamente come lo è sempre stata per me, nel mio impegno come Consigliere. Quindi non solo mi unisco alla loro protesta – conclude – ma farò tutto ciò che è nelle mie possibilità perché la situazione sia risolta nell’immediato chiedendo con urgenza una nuova convocazione della Commissione Politiche Sociali”.

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