La Strada con Saverio Pazzano raggiunge un importante risultato: la mozione che chiede la sospensione di qualunque attività propedeutica al Ponte sullo Stretto e l’apertura di un tavolo istituzionale di confronto è stata approvata nella terza commissione consiliare. Il voto favorevole della maggioranza dei consiglieri consegna una determinazione importante: in assenza dei chiarimenti necessari, in assenza di un progetto esecutivo, in assenza delle garanzie di sicurezza sull’opera nessuno provi a speculare sul nostro territorio. Allo stato attuale, considerate le molte e grandi criticità emerse finora nei vari livelli di controllo, i buoni amministratori non possono che attenersi al principio di precauzione, nel rilevare le significative incertezze che rendono ad oggi nebulosa la realizzazione dell’opera e lasciano immaginare la possibilità di opere costose ed incompiute. Come la variante ferroviaria realizzata 12 anni fa in condizioni simili (mancanza di un progetto esecutivo e necessità “politica” di avviare i cantieri per il Ponte) che è passata alla storia come ecomostro di Cannitello.
La mozione pone la richiesta di una moratoria, una sospensione in attesa che il progetto esecutivo -che, ricordiamo oggi non c’è e nessuno ha mai potuto, dunque, vedere né studiare- veda eventualmente la luce. Non si vede né come né perché degli amministratori possano o debbano dare una fiducia alla cieca senza che sia stato dato ancora alcun riscontro alle 68 criticità rilevate dal Comitato Scientifico e alle 239 integrazioni di documenti richieste dal Ministero dell’Ambiente e che avrebbero dovuto avere una risposta entro 30 giorni, già inutilmente trascorsi.
La mozione presentata da Saverio Pazzano con il gruppo La Strada per il consiglio comunale di Reggio Calabria è un atto istituzionale che pone una questione semplice: al di là di come la si pensi sul Ponte -favorevoli o meno- gli amministratori hanno il dovere di pretendere tutte le garanzie necessarie per le opere pubbliche che interessano i propri territori. La mozione chiede, inoltre, al Governo l’apertura di un tavolo che metta insieme tutti i rappresentanti dei comuni dell’Area dello Stretto, per presentare le esigenze reali del territorio e costruire quel confronto fin qui limitato se non del tutto assente. Temi su cui, in riferimento alla mozione de La Strada, si batte con tenacia anche il circolo PD di Villa San Giovanni, testimonianza di una sensibilità istituzionale che deve sempre più vedere insieme le realtà progressiste dello Stretto.
Nelle ultime settimane, con la richiesta della sospensione della conferenza dei servizi, la Città Metropolitana di Reggio Calabria e il Comune di Villa San Giovanni hanno indirettamente recepito uno degli aspetti cruciali della mozione de La Strada: crediamo sia un aspetto su cui le amministrazioni comunali dell’Area dello Stretto possano fare ancora meglio e insieme. Come, in questo caso, ha iniziato a fare il Comune di Reggio con l’approvazione in commissione della mozione discussa da Saverio Pazzano. Un segnale importante, per cui vanno ringraziati i consiglieri che hanno votato a favore, nell’augurio che il dialogo su questo tema veda una partecipazione ancora più ampia per la successiva ratifica in Consiglio Comunale.