La Protezione Civile sin dalla sua nascita è stata creata per mettere in campo tutte quelle strutture e le attività necessarie per tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’am[1]biente dai danni o dai pericoli derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi defi[1]nibili come calamitosi. In Italia è coinvolta in questa funzione tutta l’organizzazione dello Stato, dai Ministeri al più piccolo Comune, ed anche la società civile partecipa a pieno titolo al servizio della Pro[1]tezione Civile, soprattutto attraverso le associazioni di volontariato, siano esse comunali che di altra natura. Il modello organizzativo della Protezione Civile risulta particolarmente variegato in un contesto territoriale come quello italiano, che presenta una vasta gamma di possibili rischi di calamità e catastrofi. Quasi ogni area del Paese risulta interessata dalla probabilità di qualche tipo di rischio e ciò rende necessario un sistema di protezione civile che assicuri in ogni area la presenza di risorse umane, mezzi, capacità operative e decisionali in grado di intervenire in tempi brevissimi in caso di emergenza, ma anche di operare con continuità per prevenire e, per quanto possibile, prevedere i disastri. Il primo responsabile della Protezione Civile, come è ben a Vs. conoscenza, in ogni Comune è il Sindaco, che organizza le risorse comunali secondo piani prestabiliti per fronteg[1]giare i rischi specifici del suo territorio; in buona sostanza il Sindaco deve garantire la tutela immediata della incolumità dei cittadini che viene messa a rischio. Quando si verifica un evento calamitoso, il Servizio Nazionale della Protezione Civile è in grado, in tempi brevissimi, di definire la portata dell’evento e valutare se le risorse locali siano sufficienti a farvi fronte. In caso contrario si mobilitano immediatamente i livelli regionali, provinciali e, nelle situazioni più gravi, si integrano con le forze disponibili in loco mediante il coinvolgimento degli uomini e dei mezzi necessari, ma soprattutto si identificano da subito le autorità che devono assumere la direzione delle operazioni: è infatti evidente che una situazione di emergenza richiede in primo luogo che sia chiaro chi decide, chi sceglie, chi si assume la responsabilità degli inter[1]venti da mettere in atto. Cuore pulsante di ogni Ente Locale è la Sede Com, ove al suo interno si svolge la vera vita della Protezione Civile. La Sede Com 8 del Palazzo Municipale comprende nel proprio ambito territoriale anche altri cinque paesi dell’entroterra. Quindi l’impegno dei Volontari, af[1]finché la macchina Prociv proceda in modo adeguato, dovrà essere proporzionato alla mole di lavoro e di responsabilità che da esso ne deriva. Nel gennaio del 2020, nasce nel nostro Ente il Gruppo Comunale Volontari di Prote[1]zione Civile, il quale, con tantissime difficoltà di tipo logistico ha dovuto affrontare anche l’emergenza Covid 19, dichiarata come pandemia dall’Organizzazione mondiale della sanità dal 30 gennaio 2020; un gruppo di Volontari sempre in crescita, dotato di un forte senso di adattamento e che, nonostante le carenze strutturali e materiali (a titolo esemplificato le divise sono state acquistate con fondi personali dei volontari, spesso venivano utilizzati anche i mezzi di questi ultimi), soprattutto in un periodo di emergenza mondiale (è stato gestito e coordinato anche il centro vaccinale allestito presso la Sede Com dall’A.S.P. di Reggio Calabria, effet[1]tuando circa 18.000 vaccini), ha sempre portato a termine, con lodevoli risultati, ogni incarico gli sia stato affidato. Ad oggi, nonostante l’Amministrazione Comunale si sia insediata sette mesi orsono, la situazione, purtroppo, non è per niente migliorata, anzi tutt’altro! In data 21 Dicembre 2023 si è concluso il bando per l’iscrizione dei nuovi Volontari di Protezione Civile, al quale hanno inviato la candidatura, al fine di poter espletare la propria attività a servizio del territorio, ben quattordici soggetti. A distanza di ben cinque mesi non è stato aggiornato il piano di protezione civile sul sito internet del Comune di Rosarno, affinché i nuovi iscritti possano entrare ufficialmente a far parte del Gruppo, ma, cosa ancora più grave, non è stata aggiornata la piattaforma PC2 della Regione Calabria; infatti, la stessa riporta, an[1]cora, Volontari non più attivi e/o dimessi ed inoltre nella sezione formazione mancano alcune attestazioni dei Volontari relative ai corsi sanitari che hanno seguito presso la nostra Sede Com (in quest’ultimo caso, alcuni Volontari non possono essere impiegati in attività specifiche, come ad esempio il primo soccorso). Inoltre, nel decreto regionale di iscrizione del Gruppo Volontari vi era l’obbligo, entro novanta giorni dalla data di notifica dello stesso, di farli partecipare al corso base, ma nessuno si è mai prodigato affinché ciò avvenisse. Circostanza ben più preoccupante è il ritardo con il quale si è provveduto a munire il Gruppo della relativa copertura assicurativa per poter svolgere le proprie mansioni in piena sicurezza., tant’è che, a seguito dell’emergenza verificatasi nel mese corrente mese presso il distributore Tamoil sito in Via Maria Zita, i Volontari non hanno potuto prestare la loro attività in quanto ne erano sprovvisti. Un’ulteriore situazione desta particolare preoccupazione; infatti, nella Sede COM, dove “dovrebbe” risiedere l’Area Protezione Civile, sono stati trasferiti da molto tempo diversi uffici di varie Aree. Dunque, in caso di emergenza, il Gruppo di Protezione Civile non ha i locali per poter ospitare e gestire le operazioni necessarie alla messa in sicurezza del territorio e della popolazione; non esiste più una sala radio, una sala operativa, che dovrebbero essere collegate h24 con la sede della Cittadella Regionale, lo stesso vale per la foresteria, la sala riunioni e la segreteria. Riassumendo, non esiste l’Area Protezione Civile e di conseguenza la Sede Com 8, cui ripetesi, fanno capo altri cinque Comuni dell’entroterra. A completare tale disastroso quadro, giova rammentare che, improvvisamente e senza motivazione alcuna, è stata ridotta la dotazione dei veicoli in capo all’Area Protezione Civile. A tal riguardo, con determine n. 864 del 12.12.2022 e n. 968 del 23.12.2022, si era provveduto all’acquisto di n. due veicoli, nello specifico una Fiat Panda e un Pick-up Mitsubishi L200, destinate agli usi della Protezione Civile per eventuali emergenze. Al contrario, invece, le stesse vengono utilizzate in modo improprio da operai della ma[1]nutenzione in capo alla Polizia Locale per effettuare lavori di vario genere nel centro urbano (trasporto transenne e segnaletica, rifacimento della segnaletica orizzontale, ecc.). Corre l’obbligo segnalare alle SS.VV. che, circa due mesi orsono, l’allestimento del Pick-up è stato sostituito con quello previsto per l’utilizzo esclusivo della Polizia Locale. In tal modo, in caso di emergenza, i Volontari non potranno utilizzare l’autovettura, in quanto di pertinenza esclusiva degli Agenti di Polizia Locale. Così facendo è stato arrecato un grave pre[1]giudizio all’attività del Gruppo, il quale, ancora una volta, in caso di necessità si vedrà costretto ad utilizzare le autovetture personali con dispendio ed aggravio sulle proprie finanze come è sempre accaduto sin dalla fondazione del Gruppo. A tal proposito, occorre rammentare che la Commissione Straordinaria, nella relazione di fine mandato, ha dichiarato di aver acquistato il Pick-up proprio per i servizi di Protezione Civile (Vds. pag. 27 della relazione di fine mandato della Commissione Straordinaria) e come se ciò non bastasse, entrambi i veicoli (Fiat Panda e Mitsubishi L200 Pick-up) risultano dichia[1]rati nella piattaforma PC2 della Regione Calabria come facenti parte della colonna mobile (in caso di emergenza entro un’ora dovranno essere nella disponibilità della Regione Calabria) e, dalla geolocalizzazione presente sulla piattaforma, entrambi i veicoli risultano posizionati nel parcheggio della Sede Com 8 mentre, nella realtà, sono parcheggiati nei pressi del Comando della P.L. Giova rammentare che l’Amministrazione Comunale, nella relazione di inizio mandato, non ha fatto altro che rimarcare che “Il Centro Operativo Comunale è stato dotato di linea telefonica ed internet, di materiale e mezzi (Pick up) da destinare alla gestione delle emer[1]genze”. A questo punto ci si chiede come mai nessuna vigilanza sia stata mai effettuata dall’Am[1]ministrazione Comunale affinché gli autoveicoli, le strutture e quant’altro sopra evidenziato venisse meno nella disponibilità della Sede Com8? Ed ancora si evidenzia che nessun Volontario, nonostante non sia mai stata richiesta la disponibilità per essere iscritto alla colonna mobile regionale, risulta ugualmente inserito nell’apposito elenco senza avere in dotazione il vestiario e le attrezzature adeguate che do[1]vrebbe fornire l’Ente. Pertanto, si chiede che venga rispristinato il corretto funzionamento dell’Area Prote[1]zione Civile ottemperando alle mancanze sopra evidenziate che fungono da fulcro per tutte le attività che dovrà svolgere il Gruppo. Corre l’obbligo ricordare che le catastrofi e/o le emergenze non avvisano per tempo e attualmente, non essendo in grado di affrontare alcun tipo di allerta, si cade in responsabilità al cospetto delle Autorità tutte per le gravi omissioni commesse.