Grottaglie, Pala “Campitelli”, sabato, 8 giugno, ore 20: sono queste le coordinate spaziotemporali che la Domotek Volley Reggio Calabria è impegnata con tutte le sue forze a convertire in punti cardinali del tratto di viaggio più incantevole della sua giovanissima biografia. Le ore passano, i giorni, pochi, pochissimi tra la celebrazione contro la Pag Volley Taviano e la rotta con atterraggio sulla provincia tarantina, trascorrono veloci. Le lancette dell’orologio a scandire l’attesa sono riempite da speranze bagnate dalla fatica liquida degli ultimi allenamenti 2023/2024, la prima annata che il club amaranto, nella totalità delle sue articolazioni societarie e tecniche, si propone di sigillare con la dorata ceralacca della promozione in A3. La stella del sodalizio amaranto ha fretta di risplendere nel firmamento sportivo nazionale; non si è mai nascosta dietro nuvole di ipocrisia e, dedicando giorni e notti col capo chino ad ingegnarsi per tingere di concretezza l’intuizione originaria, pone dinanzi a sé, step by step, uno scopo: restituire a Reggio Calabria l’euforia del volley di vertice. Perché questo fosse possibile sin dalle mosse iniziali, allo start di questa corsa appassionante il club ha presentato un prototipo che, in tutte le sue componenti, rendesse fluido l’ingranaggio. Per salire in cima qualsiasi particolare è determinante, qualunque traguardo intermedio è essenziale: questo il pensiero che la Domotek Volley ha inseguito e perseguito, giornata dopo giornata, nel corso del campionato, non facendosi vincere dalla presunzione dei record infranti né dal gemellaggio indissolubile con la vittoria. No, si è imposta uno stile che l’ha condotta, nella congiuntura principale, quella di sabato 8 giugno a Grottaglie, ad avere in mano le carte vincenti: tutte. Una sensibilità avara potrebbe indurre in tentazione: strappare un unico set sarebbe già quanto basta a siglare il foglio di via per la Serie A3, ma il DNA di questa squadra, di questa società dice altro, ha detto altro. A descriverlo nel dettaglio la fulminea ricostruzione della fortificazione una volta individuata una crepa nella prima fase dei playoff, il piede in fallo che, provocando la caduta, avrebbe facilmente mandato in confusione qualunque organizzazione precaria. L’unione cementata da coach Polimeni, al contrario, ha fatto, proprio nel breve momento di impasse, il pieno di fiducia nei propri mezzi. E adesso si trova alla vigilia del match che vale questa e le stagioni a venire sfoggiando il sorriso dei forti perché consapevoli, la serenità dei saggi perché giunti al punto di equilibrio massimo tra ricerca della mira per puntare al successo finale e senso di compiutezza derivante dal lavoro appagante sviluppato lungo l’intera durata della stagione. Tutti a bordo, si va a Grottaglie dove è stata prevista l’ultima stazione della Serie B. Una stazione dove, presentando ai controlli la vittoria di un set, la carovana amaranto guadagnerebbe, seduta stante, il diritto al cambio di destinazione: capolinea A3. Ma non sperateci troppo: il carnet di biglietti Domotek Volley, per cultura del lavoro ed approccio alla gara, non contempla il ricavo striminzito. La spedizione sul suolo pugliese è sostenuta dal piano perfetto: portare via i tre punti senza dimenticare nulla e tornare nella notte tra sabato e domenica gonfi di un gruzzolo piacevolmente pesante.
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