“In tanti hanno tentato di non farla nascere: la creatura è nata e sta bene. Soprattutto in Calabria!” – lo ha dichiarato il Coordinatore Regionale di “Alternativa Popolare” Massimo Ripepi rispetto alla candidatura del neonato Partito di Stefano Bandecchi alle appena trascorse Elezioni Europee.
“Tutti avevano capito cosa sarebbe potuto accadere: la dirompenza con cui Stefano Bandecchi si è imposto sullo scenario politico ha spaventato ogni rivale. L’idea che un partito allo stato embrionale potesse toccare numeri che avrebbero messo in discussione l’intero sistema politico attuale, ha spinto anche i grandissimi ‘intoccabili’ a correre ai ripari al più presto: partendo dal nome di Bandecchi, cancellato dal simbolo del partito, fino alla manovra con cui hanno oscurato da tutti i programmi televisivi ogni possibile confronto tra il nostro Leader Nazionale e gli altri candidati, non sono riusciti a sopprimere comunque il nostro progetto! Infatti, nonostante questi tentativi, rispetto alla media nazionale del partito, in Calabria abbiamo totalizzato il doppio, in Provincia il quadruplo e nella Città di Reggio Calabria addirittura il quintuplo!”
“Alla Città, dunque, la soddisfazione di aver superato la tripla cifra con una percentuale che è 5 volte sopra quella della media nazionale: alla stregua quindi di un partito nazionale strutturato come quello di Matteo Renzi! Ancor più orgogliosi di questo risultato se si considera che la Calabria si colloca al secondo posto, dopo l’Umbria, nelle percentuali in Italia: sintomo inequivocabile che Alternativa Popolare sta prendendo sempre più piede nella nostra regione!”- ha ricalcato Massimo Ripepi – “Certamente, a motivo del massiccio astensionismo registrato, il dato si va a polarizzare sui partiti storici sicuramente più strutturati che, quindi, ne traggono un grande vantaggio rispetto alla nostra neonata proposta. Per questo motivo sentiamo il dovere di ringraziare tutti coloro che hanno inteso darci la loro fiducia, nonostante tutti gli elementi di difficoltà tipici di una proposta che avrebbe potuto pagare il prezzo di non essere abbastanza conosciuta e quindi valutata compiutamente. Un progetto che invece ha raccolto e centralizzato le volontà di tutti coloro che credono sia possibile fare una Rivoluzione del Bene, per cambiare le sorti della nostra amata terra. Il garante di tutto questo è Stefano Bandecchi.”, ha concluso Ripepi.