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Calabria: frena l’Economia, +0,6%, ma più occupati

Dati emersi dal rapporto annuale della filiale regionale di Bankitalia. Agricoltura penalizzata dal clima, spiragli da calo inflazione

di Sebastiano Plutino

Economia in frenata nel 2023 in Calabria con una crescita che non va oltre lo 0,6% annuo rispetto al 2022 e che fa registrare dato simile a quello del Mezzogiorno ma inferiore alla media italiana.

E’ questo il trend, dopo il biennio di recupero sostenuto che aveva fatto seguito alla crisi pandemica, emerso dal rapporto annuale della filiale regionale di Bankitalia, i cui risultati sono stati illustrati a Catanzaro dal direttore Marcello Malamisura, dal vice direttore Riziero Bruno e dai ricercatori Giuseppe Albanese, Antonio Covelli, Enza Maltese, Graziella Mendicino e Iconio Garri’.

A pesare sono stati in particolare la perdita del potere di acquisto delle famiglie e l’irrigidimento delle condizioni di accesso al credito in uno con l’andamento dei consumi risultato nel complesso meno favorevole di quello degli investimenti.

Ad aprire in prospettiva qualche spiraglio è, però, il calo dell’inflazione registrato a fine 2023 e legato al raffreddamento dei prezzi dell’energia. Qualche nuvola potrebbe addensarsi, per i timori legati alla situazione geopolitica e all’incertezza circa il clima di fiducia generale.

Per gli analisti calabresi di Bankitalia sull’andamento economico della regione ha influito in generale il rallentamento della crescita del fatturato a prezzi costanti delle imprese. In sostanziale tenuta il settore delle costruzioni dove il calo dell’edilizia residenziale è stato compensato dall’aumento delle attività nelle opere pubbliche. Giù la produzione industriale.
Penalizzato dall’andamento climatico il settore agricolo, in primis l’olivicoltura. Restano elevate la redditività e la liquidità delle imprese.

Aumenta l’occupazione sia quella autonoma che, in particolare, quella dipendente con un più ampio ricorso ai contratti a tempo indeterminato. Per paradosso, segnala il report di Bankitalia, “nonostante l’aumento delle persone in cerca di impiego, la difficoltà di reperimento della manodopera segnalata dalle imprese è però ancora cresciuta, riguardando principalmente figure tecniche o a elevata specializzazione”.

Nel 2023 l’espansione del credito bancario si è arrestata, rispecchiando soprattutto la riduzione della domanda di prestiti connessa al peggioramento delle condizioni di finanziamento, mentre per quanto concerne la finanza pubblica decentrata nel 2023 la spesa degli enti territoriali è significativamente aumentata”.
 

“Sull’andamento economico più rallentato della Calabriaha detto il direttore dell filiale Malamisura – hanno pesato sicuramente le dinamiche inflazionistiche che hanno ancora prodotto i loro effetti e l’aumento dei tassi derivante dalla restrizione monetaria attuata in risposta alle pressioni dell’inflazione. Da registrare il buon andamento dell’occupazione che in generale è cresciuta e ha avuto riflessi positivi sul reddito delle famiglie”.

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