Dopo la firma di Joseph Paulinus, sarà la volta probabilmente delle riconferme della passata stagione.
Il General Manager Fortunato Vita ha fatto il punto, intervistato da Giovanni Mafrici su Rac.
“E’ un periodo abbastanza intenso non soltanto dal punto di vista del basket mercato.
E’ intenso anche dal punto di vista dell’organizzazione della stagione perché anche se siamo ancora lontani dall’inizio della prima di campionato affrontiamo le procedure di tantissime attività da fare”.
Dunque prima squadra, ma anche settore giovanile da implementare?
“L’ho sempre detto fin dal primo giorno che mi sono insediato in questo ruolo all’interno della società neroarancio.
Non ha senso portare avanti un’attività Senior, se non c’è dietro un bacino giovanile.
Non sono solo io a dirlo ma è la storia della pallacanestro, dello sport in generale: serve un bacino dove poter attingere in maniera costante e fattiva.
Non possiamo pensare di poter attingere per la prima squadra sempre e comunque dall’esterno e da altre società.
Dobbiamo incominciare, non dico nel diventare totalmente autonomi da questo punto di vista, perché sarebbe un eufemismo, ma sarebbe fantastico ritornare ad avere tanta parte di atleti reggini e calabresi in campo, forgiati e formati dal nostro settore giovanile.
E’ ovvio che per mettere in piedi una una situazione di questo tipo non è un lavoro nel breve periodo.
Ci verranno un bel po’ di anni, però questo passa prima da un’organizzazione ben strutturata del team e degli staff tecnico e dirigenziale”
Regolamenti, riforme dei campionati e novità anno dopo anno. Un commento?
“I cambiamenti continui non mi sconvolgono più di tanto perché purtroppo la Federazione ogni anno ne propone in corsa.
Non riesce a stabilizzarsi
ed è una problematica che mette a soqquadro anche la programmazione delle società.
Favorevole all’eliminazione del Play-In-Silver.
Avremo 34 giornate: un campionato più intenso con partite infrasettimanali.
Un campionato che si prospetta molto lungo.
L’obiettivo è quello di strutturare una squadra che possa reggere l’urto di un campionato impegnativo e perché durante il percorso si potranno manifestare diverse insidie”.
Un commento sul primo acquisto?
“Joseph Paulinus è un acquisto che con il Coach Cadeo abbiamo visionato attentamente ma non soltanto in chiave superficiale, visionando gli highlights.
Ci interessa la bidimensionalità offensiva e difensiva di un ragazzo entusiasta di integrarsi in un progetto strutturato dove non ci saranno dei leader ma saranno tutti “leader”
Parliamo di un atleta molto fisico che esce dalla scuola della formazione di Tortona con tanta ambizione.
Puntiamo molto su di lui ma non soltanto per la prossima stagione: speriamo di poter farlo diventare un un punto di riferimento della futura Viola Reggio Calabria”.
Che Myenergy sarà? Difesa a tutto campo e ripartenze?
“La prerogativa dovrà essere la difesa.
Dobbiamo costruire una squadra che avrà nell’atteggiamento difensivo il suo “must” ma, allo stesso tempo, occorre avere una squadra giovane, atletica e in grado di fare divertire il pubblico.
La gente ci richiede questo. Cercheremo, di amplificare il fatto che la Viola dovrà essere un punto di ritrovo ed inclusione sportiva e sociale per tutti.
Al momento, sul basket mercato esistono “costi altissimi”.
Non abbiamo fretta nè frenesia, di accogliere richieste talvolta troppo alte, non faremo spese folli.
Cerchiamo di bilanciare il nostro budget verso la nostra progettualità.
Joseph Paulinus non sarà l’unica scommessa: ne avremo diverse nel nuovo gruppo che andremo a costruire.
D’altronde., abbiamo deciso e scelto come società puntando su un Coach dalla provata esperienza che sarà affiancato da un team di livello.
Sarebbe banale prendere cinque giocatori forti e dire di aver concluso il mercato.
Lavoriamo tassello per tassello per reperire i giusti incastri.
Accanto al Coach, vi confermo che sarà presente l’Assistant Coach della passata stagione, il reggino Seby d’Agostino ed ovviamente , continuerà il lavoro del nostro responsabile Minibasket Giuseppe Calabrese.
Nei prossimi giorni vi annunceremo una novità importante per l’attività giovanile in grado di poter allargare la base e poter organizzare uno staff di livello”.
In questo momento, sembrano palesarsi tre tipologie di percorsi: chi già costruito per provare a vincere, chi pazienza per provare a costruire la squadra giusta e chi sta ancora provvedendo nel chiudere la stagione pregressa. E voi?
“Noi guardiamo a noi stessi.
Non guardiamo gli avversari, pensiamo al nostro obiettivo.
Abbiamo obiettivi chiari a livello senior ed a livello giovanile.
Anche se avessimo avuto budget “illimitato” non avremmo mandato in scena colpi ad effetto.
Andiamo avanti con i piedi per terra, su tutti i fronti, scegliendo uomini e giocatori giusti per la nostra progettualità”